Il crac si verificherà nel 2013 per l’impossibilità di approvare una legge di stabilità e di bilancio in pareggio, a bocce ferme.
Ma se Crocetta avesse il coraggio di tagliare la spesa pubblica per 3,6 miliardi, come più volte da noi elencato, non solo otterrebbe la quadratura, ma farebbe emergere risorse per intraprendere la strada della crescita attraverso due gambe: investimenti e cantieri dei lavori pubblici.
Il problema più rilevante che ha davanti Crocetta è quello di far cessare tutti i rapporti di lavoro alla scadenza naturale del 31 dicembre prossimo, di non pagare più indennità a decine di migliaia di persone che le percepiscono senza lavorare, di risolvere i contratti con oltre mille dirigenti perché inutili alla macchina amministrativa, di azzerare il contratto dei dipendenti regionali, riportando i loro stipendi a quelli dei loro colleghi statali, di presentare un Ddl di abrogazione della legge 44/65, portando le indennità dei deputati regionali allo stesso livello di quelle dei consiglieri delle Regioni più virtuose.
Vi è un’altra importantissima questione, per la quale bisogna che il neo presidente impieghi la maggior parte dei propri sforzi. Rimettere in moto tutti i meccanismi per spendere tutti, ma proprio tutti, i fondi europei, in modo da non esserne privati neanche di un euro. In questo versante, dovrebbe essere attivata un’azione di responsabilità, anche da parte della Corte dei Conti, nei confronti di quei dirigenti che hanno creato il disastro di non spendere i soldi europei e statali di cui la Sicilia ha bisogno come l’aria.
Un’ultima questione. Abbiamo già proposto l’istituzione dell’Aiaa (Autorità investigativa anticorruzione e antimafia), anche sull’onda della recentissima legge 190/12 relativa a prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica amministrazione. Ora gli indichiamo l’opportunità di istituire l’Agenzia delle uscite, con la missione di selezionare la spesa pubblica e sanzionare gli sprechi. Tale Agenzia, guidata da professionisti competenti e onesti, avrebbe il compito di lavorare in tandem con la pre-indicata Aiaa, creando un fortissimo deterrente nei confronti di chi ancora specula e utilizza le risorse pubbliche come fossero private.