Acqua minerale: 40 parametri per valutarne la sua salubrità

CATANIA – Per la salute e la tutela dei consumatori vi è un’apposita normativa (Decreti interministeriali 11.9.2003 e 29.12.2003) che stabilisce quali indicazioni devono essere riportate sulle etichette delle acque minerali naturali.
Prima di tutto è bene sapere che le etichette delle acque minerali contengono un “concentrato” di informazioni frutto di accurate analisi chimiche e microbiologiche; per nessun altro alimento in commercio sono forniti dati così approfonditi, se si riflette che l’analisi di un’acqua minerale prevede la determinazione di oltre 40 parametri chimici.
Ecco cosa deve, quindi, contenere tale etichetta.
Innanzi tutto deve essere indicata la “natura” dell’acqua minerale naturale che può essere:
•    “totalmente degassata” se l’anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata totalmente eliminata;
•    “parzialmente degassata” se l’anidride carbonica libera presente alla sorgente è stata parzialmente eliminata;
•    “rinforzata col gas della sorgente” se il tenore di anidride carbonica libera, proveniente dalla stessa falda o giacimento, è superiore a quello della sorgente;
•    “aggiunta di anidride carbonica” se all’acqua minerale naturale è stata aggiunta anidride carbonica non prelevata dalla stessa falda o giacimento;
•    “naturalmente gassata” o “effervescente naturale” se il tenore di anidride carbonica libera, superiore a 250 mg/1, è uguale a quello della sorgente, tenuto conto della eventuale reintegrazione di una quantità di anidride carbonica, proveniente dalla stessa falda o giacimento dell’acqua minerale, pari a quella liberata nel corso delle operazioni che precedono l’imbottigliamento, nonché delle tolleranze tecniche abituali.
L’etichetta deve, inoltre, indicare:
•    la denominazione dell’acqua minerale naturale;
•    il nome della sorgente ed il luogo di utilizzazione della stessa;
•    l’indicazione della composizione analitica, risultante dalle analisi effettuate, con i componenti caratteristici;
•    la data in cui sono state eseguite le analisi;
•    le eventuali controindicazioni.
Indicazioni come “oligominerale”, “ricca di sali minerali”, “microbiologicamente pura” possono essere inserite in etichetta solo se l’acqua contiene le quantità di elementi indicati dettagliatamente nel decreto.
Sulle etichette, infine, non sono ammesse diciture indicanti la superiorità dell’acqua minerale naturale rispetto ad altre acque minerali o altre affermazioni che abbiano scopo pubblicitario.