Palermo, riscaldamenti spenti, proteste nelle scuole

PALERMO – La Rete degli studenti medi del capoluogo ha deciso di mettere in atto varie forme di protesta – Plai(d)ay il nome dato alle iniziative – nelle scuole, a causa del disagio vissuto in questi giorni di freddo dagli studenti degli istituti privi di impianti di riscaldamento (perché guasti o mai entrati in funzione).
Mario Fatta, del coordinamento della Rete degli studenti medi, ha spiegato che le proteste andranno avanti fino a quando non sarà posto rimedio al problema. “Si avvii un tavolo tecnico – ha chiesto – con il sindaco Leoluca Orlando, il commissario straordinario dell’ex Provincia regionale Manlio Munafò e Marco Anello, direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, visto che ancora una volta non sappiamo, a causa della chiusura delle Provincie, di chi sia il compito di garantirci questi diritti essenziali”.
Intanto, ieri mattina i genitori dei ragazzi che frequentano l’istituto comprensivo Santo Canale di Partanna Mondello, hanno dovuto chiamare la Polizia per far accendere i termosifoni. L’Amg gas, che sta eseguendo lavori all’impianto di riscaldamento, ha ultimato gli interventi in un’ala dell’edificio, ma i termosifoni, anche ieri mattina, erano freddi. I genitori hanno chiamato la Polizia e i Vigili urbani, così i tecnici dell’Amg hanno acceso parte dell’impianto.
Risolto il primo problema, le mamme degli alunni hanno poi verificato che la caldaia non è collegata all’impianto idrico: l’acqua calda per lavarsi le mani è prodotta da sei scaldabagni, che però sono tutti guasti.