“Molte delle oltre settemila aziende siciliane, specializzate nelle produzioni biologiche, sono emarginate dai mercati”. Lo afferma Giovanni Guccione, ricercatore dell’INEA (Istituto Nazionale di Economia Agraria), che sollecita il governo regionale a legiferare per promuovere i prodotti agricoli provenienti dal biologico e dalla filiera corta. In Sicilia, la produzione biologica potrebbe conquistare un volume d’affari di 40 milioni di euro, incentivando le mense di ospedali, scuole e università all’acquisto di prodotti bio. Secondo una ricerca elaborata su dati forniti dagli assessorati regionali alla Sanità e Pubblica Istruzione riferiti al 2008, le 72 mense degli ospedali isolani hanno erogato circa 21 milioni di pasti. Considerando il costo medio per la materia prima di ogni pasto pari a 1,6 euro, al biologico siciliano si apre un mercato potenziale, relativo al settore ospedaliero, di circa 33 milioni di euro. (
continua)