ENNA – Il commissario straordinario della Camera di Commercio, Leonardo Pipitone, ha voluto portare a conoscenza del Governo regionale gli esiti della propria gestione, che lo ha visto svolgere i compiti e le funzioni del presidente, della giunta e del Consiglio camerale.
Quantitativamente il lavoro svolto è stato così riassunto: 30 giornate di presenza a Enna, due di missioni fuori sede; 40 atti deliberativi adottati. Nel merito, le attività svolte possono ascriversi come: attività di gestione; attività di programmazione e promozione economica; procedura di rinnovo del Consiglio camerale. Sul piano generale il commissario ha voluto mettere in evidenza come l’intera vita dell’ Ente risenta di una situazione finanziaria critica a causa di diversi fattori concomitanti. In primo luogo si rilevano le ridotte dimensioni della circoscrizione di competenza e della struttura economica del territorio. Su una consistenza di circa 16 mila imprese iscritte al Registro della Camera di Commercio, quasi il 90% risultano essere imprese individuali, evidenziando quindi una debolezza strutturale del sistema. Un deficit finanziario strutturale non sanabile, se non con drastici interventi, attivabili dagli organismi camerali locali, regionali, nazionali e del legislatore.
“Sarebbe assolutamente necessario – ha spiegato il commissario Leonardo Pipitone – accorpare alcuni servizi con altre Camere di Commercio, come già fatto per il servizio di metrologia legale. Sarebbe anche necessario mettere in mobilità il personale precario, a meno che non intervenga il legislatore regionale o nazionale con appositi provvedimenti legislativi urgenti. Occorrerebbe poi eliminare quasi totalmente i costi d’indennità e di rimborso spese per gli amministratori dell’Ente o rendere permanente, per un adeguato periodo temporale, l’amministrazione straordinaria con personale locale, per limitare al massimo le spese. Potrebbe essere importante anche trasferire in un fondo pensioni regionale le spese relative alle retribuzioni pensionistiche”.
“Appare ormai maturo – ha concluso il commissario – il tempo di discutere di queste esigenze, se non si vuole che le piccole Camere di Commercio, come quella di Enna, entrino in una spirale irreversibile di default finanziario. Occorre approntare a livello organizzativo, nell’ambito del sistema camerale nonché a livello amministrativo e legislativo, tutti quei provvedimenti che consentano all’istituzione Cciia di sopravvivere alle difficoltà strutturali in cui navigano e continueranno a navigare”.
Iniziative per la legalità. Accordo con la Prefettura e lavoro con le associazioni
ENNA – Particolare importanza, questa gestione straordinaria della Camera di Commercio, ha voluto riservarla al tema della legalità. È stato subito avviato con la Prefettura, per esempio, il necessario dialogo finalizzato alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa per la legalità. Altra importante iniziativa è quella avviata dalla Cciaa, su proposta di alcune associazioni di categoria, finalizzata alla costituzione di una Zona franca per la legalità. Le associazioni e le organizzazioni hanno istituito un tavolo tecnico con il compito di produrre uno o più documenti fondamentali per l’istituenda Zfl contenenti: principi ispiratori, obiettivi, fonti di finanziamento, indicazioni sulla governance, codice etico ecc… Gli elaborati del tavolo di coordinamento saranno presentati alle Istituzioni e alla società civile ennese nel corso di un apposito incontro che i partecipanti si sono impegnati a convocare entro brevissimo termine.