PALERMO – Quanta, troppa corruzione nella Pubblica amministrazione siciliana. Anche il 2012 si chiude con una lista di casi eclatanti, rappresentativi di come il malaffare sia profondamente radicato negli Enti locali e regionali. L’anno che volge al termine verrà certamente ricordato per l’eccezionale numero di Comuni sciolti per infiltrazioni crimanili: ben 25, di cui cinque soltanto nell’Isola. Ma è anche l’anno in cui sono finiti sotto inchiesta quattro governatori, tra cui l’ex presidente Raffaele Lombardo. E che dire allora dei Consigli regionali, approdati sulle pagine di tutti i giornali per gli abusi perpetrati ai danni dei cittadini, con spese del tutto ingiustificate rispetto al mandato elettorale. In Sicilia sono stati 29 i deputati indagati nella XV legislatura e sono “solo” 8 in quella attuale. Non mettiamo, però, limiti alla provvidenza. (
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