PALERMO – Per un giovane della “generazione 1.000 Euro” non basta lo stipendio mensile per vivere da solo nelle città del nord. Per le ‘spese vive’ un giovane single che lavora e vive da solo a Milano può arrivare a spendere mensilmente circa 1.300 euro, di cui più della metà per l’affitto, e così, per arrivare a fine mese ricorre all’aiuto di mamma e papà.
Per le stesse spese bastano ad un giovane single circa 860 euro a Palermo e circa 870 a Bari. È quanto emerge da una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Ref, FIMAA Milano, Consulente Immobiliare, MSE, Uffici comunali di Statistica, ISAE, Istat, Registro Imprese.
A fatica basta lo stipendio di 1.000 euro ad un giovane che abita nel nord a Monza e a Bergamo e nel sud a Napoli, città dove servono per vivere soli rispettivamente circa 1.060 euro, 1.020 euro, 1.050 euro, senza fare però acquisti personali o per il tempo libero.
Queste le cifre che un under trenta italiano che vive da solo può arrivare a spendere al mese tra ‘vitto e alloggio’, considerando le spese per l’affitto e per una giornata tipo, senza contare gli acquisti personali e per il tempo libero.
E chi va a vivere da solo in un monolocale a Milano paga d’affitto mediamente circa 700 euro al mese, 500 a Monza, circa 470 a Napoli, mentre il canone medio di locazione per un monolocale scende a 378 euro mensili a Bari e 333 euro mensili a Palermo.
I giovani italiani che vivono da soli per arrivare a fine mese possono ricorrere all’aiuto di mamma e papa’.
E se si prendono in considerazione i redditi medi netti riferiti ai giovani delle diverse città italiane, che oscillano tra i 1.050 euro di Milano ai 630 euro di Napoli, i genitori, infatti, prestano mensilmente ai propri figli “fuori casa” circa 130 euro a Monza, 260 euro a Milano, più di 400 euro a Napoli.
E in Italia gli under 30 che sono titolari di impresa individuale sono quasi 216 mila, distribuiti soprattutto tra Lombardia (13,5% del totale nazionale), Campania (11,9%) e Sicilia (10,6%).
“La vera priorità sono i giovani, a partire da quelli che fanno impresa – afferma Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – e per i giovani imprenditori vanno previste specifiche e mirate iniziative di sostegno. Perché, in questo momento di crisi, non ci sono solo i giovani precari dipendenti ma anche i giovani precari imprenditori. Per questo, come Camera di commercio, stiamo pensando ad un’iniziativa diretta al sostegno delle ‘giovani’ imprese del territorio”.
Sono 215.991 le imprese individuali attive in Italia con titolare di età inferiore ai 30 anni e rappresentano il 6,4% del totale delle imprese individuali, distribuite soprattutto tra Lombardia (13,5% del totale nazionale), Campania (11,9%) e Sicilia (10,6%).