Governo e Ars, “no” al Muos. In aula passa la mozione Pd

PALERMO – La Regione si schiera e dice pubblicamente no al Muos. È avvenuto due giorni fa all’Ars dove Mariella Lo Bello, assessore regionale all’Ambiente, ha espresso la posizione contraria del governo Crocetta prima che il Parlamento siciliano votasse all’unanimità una mozione che impegna il governo dell’isola “ad adottare ogni utile iniziativa finalizzata alla revoca delle autorizzazioni rilasciate per l’inizio dei lavori di realizzazione del sistema Muos” a Niscemi, in provincia di Caltanissetta.
Non usa mezzi termini l’assessore Lo Bello: “Il sistema Muos è un mostro, l’obiettivo di questo governo è di impedire qualsiasi caso di violenza al territorio. Abbiamo studiato le carte, manca il parere dell’Istituto superiore della sanità e vogliamo sapere dall’Enav se ci possono essere rischi di interferenza con l’aeroporto di Comiso. Il nostro interesse principale è la salute dei cittadini”.
Il governo regionale si è così schierato durante la discussione sulla mozione contro l’installazione del sistema satellitare Muos a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Una prova di forza, soprattutto perché giunta in seguito alla nota – letta in aula dall’assessore – del ministero dell’Interno, Cancellieri, nella quale veniva evidenziato il valore di interesse nazionale del sistema satellitare. Sempre Lo Bello ha voluto poi ricordare le responsabilità dell’avanzamento della costruzione, visto che le autorizzazioni furono concesse dall’ex governo Lombardo d’intesa con l’ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Un atteggiamento un po’ contraddittorio dal momento che – come ha giustamente ricordato Nello Musumeci – Lombardo aveva firmato le autorizzazioni proprio nel giugno 2011, cioè quando il Pd sosteneva già il governo. Appare più coerente pertanto l’atteggiamento del Pds (Partito dei Siciliani, ex Mpa) che attraverso le parole di Toti Lombardo ha ricordato come ci siano studi a certificare che le antenne del radar americano di nuova costruzione siano meno impattanti alle antenne già presenti sul sito.
A presentare la mozione è stato il Pd – primo firmatario Fabrizio Ferrandelli – e il Parlamento ha condiviso la preoccupazione che “la pericolosità dell’installazione è dovuta all’estrema vicinanza alla popolazione residente, un comprensorio di oltre 300.000 abitanti: Gela, Vittoria, Caltagirone, Niscemi, Butera, Riesi, Mazzarino, Acate, Mazzarrone, Piazza Armerina, San Cono, Mirabella Imbaccari, Chiaramonte Gulfi, San Michele di Ganzaria e Vizzini, e che tale comprensorio è già stato definito area ad elevato rischio di crisi ambientale (Aerca) dallo Stato italiano”.
Nella mozione si sottolinea che “il sistema Muos è ubicato in contrada Ulmo a Niscemi (Cl), all’interno della riserva naturale orientata ‘Sughereta di Niscemi’, definita sito Sic (sito di importanza comunitaria) dalla Comunità europea, e che "ciò cagiona grande nocumento all’ecosistema del territorio”. Citato nella mozione anche l’ormai celebre “studio del Politecnico di Torino ha messo in luce evidenti problematiche legate alle interferenze create dal Muos alle comunicazioni radar dell’aeroporto di Comiso, con reali pericoli di malfunzionamento delle apparecchiature avioniche, soprattutto in fase di atterraggio e decollo dei velivoli”.