Piano città da 4,3 mld, ci sono Erice e Librino. In Sicilia cofinanziamento di 20 milioni di euro

PALERMO – Erano ben 42 le proposte siciliane per i finanziamenti del Piano città messo a punto dal governo. Al primo vaglio ministeriale sono passate appena due proposte – un numero in media col dato nazionale – per 138 milioni di euro di investimenti con un contributo di 20 milioni di euro dalla Cabina di regia. Le magnifiche due siciliane si trovano a Catania, dove è stato accettato un progetto per la riqualificazione di Librino con un investimento complessivo di 73,7 milioni di euro (13 dalla cabina di regia), e in provincia di Trapani dove il Comune di Erice potrà ampliare l’offerta turistica del centro abitato di Casa Santa con investimento complessivo da 64,9 milioni di euro (7 dalla cabina di regia).
Complessivamente erano state inviate 457 proposte da tutta Italia al ministero. Di queste ne sono state approvato 28 per 4,3 miliardi di euro di investimenti e 318 milioni dalla cabina di regia (cofinanziamento nazionale).
I progetti selezionati per il Piano città sono distribuiti in 17 Regioni della Penisola. Tra queste Lombardia, Emilia Romagna e Puglia sono quelle con il maggior numero di progetti selezionati (3), mentre il Veneto è quella in cui i progetti scelti (2) avvieranno l’investimento maggiore (1,428 miliardi), seguita da Piemonte (2 progetti per complessivi 557,8 milioni) e Toscana (1 solo progetto da 467 milioni). La Puglia è anche la regione che riceverà il maggior contributo dalla Cabina di Regia (40,5 milioni), seguita da Calabria (30 milioni) ed Emilia Romagna (29,4 milioni).
Due i progetti siciliani. A Librino, si legge nel report del Ministero, si prevede “la riqualificazione e l’efficientamento dei trasporti”, infatti sono previste 4 nuove linee di trasporto pubblico urbano. Inoltre è prevista la riqualificazione di un edificio esistente nel nucleo Moncada (il celeberrimo Palazzo di cemento) dove saranno realizzati 96 alloggi di social housing ed un urban center. A proposito del verde urbano si prevedono parchi lineari (nei nuclei Moncada, Bummacaro e Castagnola), reti di servizio e aree pedonali.
A Erice, invece, il progetto sorgerà a margine del centro abitato della frazione di Casa Santa. “L’obiettivo – si legge nelle schede del ministero – è quello di incrementare l’attuale offerta ricettiva, valorizzando ulteriori forme di turismo legato alle preesistenze storiche e culturali, ai percorsi naturalistici e rurali che caratterizzano molta parte del litorale meno interessato (recupero di strutture quali l’Università, il carcere, la tonnara e, prima fra tutte, la costa, dotata di una magnifica spiaggia)”. In tal senso si vorrebbe integrare il rione nella città superando il tradizionale ruolo di “quartiere-ghetto”.