Caltanissetta – Beni per 14 milioni di euro sequestrati dalla GdF

CALTANISSETTA – I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria nisseno appartenenti al Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata) hanno posto sotto sequestro aziende agricole, fabbricati, terreni, autovetture, trattori e mezzi agricoli, conti corrente e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 14 milioni euro.
Il sequestro, in ossequio alla normativa antimafia, è stato disposto dal Tribunale di Agrigento – II Sezione penale e per l’applicazione delle misure di prevenzione – a seguito della proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo nei confronti di Calogero Ferro, 58 enne di Canicattì (provincia di Agrigento).
Ferro, condannato nel 1993 alla pena di 5 anni di reclusione per il reato di associazione di tipo mafioso con sentenza del Tribunale di Agrigento, confermata nei due successivi gradi di giudizio, risultava inserito a pieno titolo nell’organizzazione di Cosa nostra. È stato, come si legge nella sentenza di condanna del 1993, “uomo d’onore” della famiglia mafiosa di Canicattì e in quanto tale protagonista nelle vicende riguardanti l’organizzazione criminale di appartenenza.
I complessi e meticolosi accertamenti economico-patrimoniali svolti dei finanziari hanno evidenziato la marcata e indubbia sproporzione fra il patrimonio individuato, riconducibile a Calogero Ferro e le disponibilità economico-finanziarie sue e del proprio nucleo familiare. L’intero quadro investigativo predisposto ha consentito l’individuazione di concreti e numerosi elementi di prova utili a determinare l’origine illecita di tutti i beni a lui riconducibili.
In particolare, sono stati sottoposti a sequestro due aziende, 269 ettari di terreni siti in agro dei comuni di Butera e Canicattì, due fabbricati, quattro autoveicoli, quattro macchine agricole e sette rapporti bancari.