Crocetta contro la burocrazia Ue Hahn: “Responsabili i siciliani”

BRUXELLES – Alla notizia che un’autorizzazione dall’Ue per i Pac siciliani deve attendere sei mesi, il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta ieri è andato su tutte le furie: “la programmazione segue un modello di centralismo burocratico che blocca lo sviluppo" e ha parlato di "programmazioni scriteriate decise senza guardare all’interesse dei territori, in particolare del Meridione. Non è questo il modello di Ue che avevamo pensato".
L’Ansa ha riportato queste dichiarazioni di Crocetta che ha tenuto una conferenza stampa da Bruxelles: "Da una parte ci troviamo a combattere contro mafia e parassitismi, e dall’altro ci troviamo davanti un modello burocratico asfissiante. Quella che l’Unione europea sta attuando è una politica deflattiva. Di fronte a tutta questa arroganza secondo la quale da Bruxelles si fa meglio, invito questi soloni in Sicilia".
Crocetta, che si definisce un "europeista convinto", ha chiesto "rispetto per la sua terra". Il presidente della Regione Sicilia ha sottolineato che se "l’Ue per mantenere il rapporto di cambio tra dollaro ed euro deve distruggere le economie meridionali, lo dica, io mi ribellerò".
Annunciando una seconda revoca di un appalto in pochi giorni Crocetta ha voluto dire da Bruxelles che "la Sicilia ha iniziato un’importante battaglia contro la mafia. La nostra è una mano dura, perché non possiamo permettere che il denaro pubblico finisca in mano a imprese mafiose. Questo é un nuovo quadro di riferimento che offriamo all’Italia e all’Ue. Chiediamo al Governo e alla Commissione Ue di guardare con attenzione alla Regione Sicilia che ha iniziato una lotta senza precedenti, in Sicilia e forse in Italia, alla mafia".
Nella stessa giornata in cui all’Ars è stato dato il via libera all’istituzione della commissione antimafia anche in questa nuova legislatura, Crocetta ha fatto la voce grossa anche quando ha detto: “Ciascun commissario non parla con l’altro”. Questo dopo l’incontro con i funzionari della Commissione che si occupano dei fondi strutturali. Crocetta si è ribellato al modello Ue e si è dichiarato “pronto a guidare la rivolta delle regioni del Sud”.
Crocetta, dopo avere ricevuto dall’Ue il no a investimenti su gomma, ha sottolineato che la Sicilia non è la Germania, l’Olanda o il Belgio. “Capisco che in quelle realtà non si vogliano più fare autostrade. Ma in Sicilia le autostrade mancano”.
Diplomatica la risposta del commissario delle Politiche regionali Johannes Hahn, inviata all’Ansa dal suo portavoce Shirin Wheeler: "La definizione delle strategie e dei programmi si basa sulla collaborazione tra le autorità nazionali, regionali e la Commissione europea. Il lavoro di selezione dei singoli progetti spetta alle autorità siciliane. Ma la strategia globale e la selezione delle principali aree di investimento è al centro di un dialogo, e di scambio tra i partner". "Non abbiamo alcun dubbio – conclude Wheeler – che potremo continuare le discussioni in corso con questo spirito di collaborazione in maniera che i fondi comunitari siano spesi nel modo più efficace per la Sicilia. Condividiamo gli stessi obiettivi, per migliorare la vita delle persone, dare loro la speranza nel futuro e per creare posti di lavoro".