In quella trasmissione televisiva tutti e quattro i candidati glissarono sulla mia precisa questione. Forse non erano preparati o forse avevano la coda di paglia. Poi vinse le elezioni l’attuale presidente, ma in questi primi tre mesi non abbiamo visto una sola mossa che vada nella direzione prima indicata: creazione di ricchezza e di occasioni di lavoro.
Questo è molto grave perché qualunque atto, anche positivo, come il disboscamento della burocrazia regionale col trasferimento di centinaia di dipendenti, è un buon segnale, ma se non è finalizzato al bersaglio grosso prima indicato non serve a niente.
Ora si stanno accorgendo che la corruzione impéra alla Regione e – perché no? – nei Comuni. Hanno scoperto l’acqua calda. Come altra scoperta dell’acqua calda è l’infiltrazione mafiosa sia dentro la Regione che dentro i Comuni.
Tutto ciò accade perché gli enti non hanno sviluppato gli anticorpi contro questi due cancri che ledono il tessuto istituzionale e, per conseguenza, quello economico e l’altro sociale. Una inadempienza inaccettabile.
Abbiamo più volte elencato dove e come intervenire, cosa fare e con quali mezzi, per imboccare la strada della crescita. Anche oggi pubblichiamo in un box i principali dieci macigni che vi sono sulla nostra terra e le relative dieci soluzioni per frantumare codesti macigni.
Il peggior sordo è quello che non vuol sentire. In Sicilia, di tali sordi nelle istituzioni e nella burocrazia ve n’è una quantità considerevole. Perciò, dopo averne preso atto, bisogna che la gente comune e la borghesia illuminata, che dovrebbe avere un effetto trainante, scrivano ai giornali, intervengano nei convegni pubblici e manifestino non più su questioni inutili, demagogiche e fumose, ma diffondendo un sentimento comune che porti i responsabili delle istituzioni a fare puramente e semplicemente il proprio dovere.
Cioè governare e amministrare con equità eliminando i privilegi di coloro che hanno ricevuto e continuano a ricevere favori. Va stroncata qualunque prevaricazione che ancora oggi tanti parassiti esercitano sulla parte fattiva e laboriosa della popolazione. Senza questa azione si continua a dar fiato alla bocca.