Agrigento – Centro storico da riqualificare

AGRIGENTO – Torna ad accendersi una fiammella di speranza per il recupero del centro storico agrigentino e per il restauro della Cattedrale di San Gerlando. Entrambi i siti, nel cuore della Città dei Templi, da un paio di anni – precisamente dalla fine del 2010 – sono ormai duramente colpiti e resi inaccessibili per via dei danni a loro causati dal dissesto idrogeologico fomentato dalle piogge degli scorsi inverni.
In un primo momento, nel maggio del 2011, la Regione stanziò un finanziamento di 20 milioni di euro per il loro recupero, salvo poi, nel luglio dello scorso anno, dirottarne 15 ai comuni del Messinese colpiti dall’alluvione.
Nei giorni scorsi è arrivato però l’annuncio da parte del sindaco Marco Zambuto: il Tar ha accolto l’istanza presentata dal Comune contro il dirottamento di questi fondi, che Agrigento potrà dunque utilizzare. “Il territorio di Agrigento – ha detto il primo cittadino – può finalmente usufruire così dell’opportunità di veder finalmente realizzati gli interventi necessari alla mitigazione del rischio idrogeologico e alla messa in sicurezza degli immobili, anche di interesse storico, architettonico e religioso, insistenti sull’area diocesana del capoluogo agrigentino”.
Ma un’altra buona notizia per Agrigento è arrivata dall’assessore regionale per il Territorio, l’agrigentina Mariella Lo Bello, che ha annunciato l’arrivo di altri 30 milioni che serviranno alla messa in sicurezza delle zone a rischio dissesto idrogeologico. Secondo quanto dichiarato dall’ex sindacalista Cgil, di questi fondi, 15 milioni saranno reperibili attraverso i finanziamenti del Por e i restanti 15 dovrebbero essere stanziati attraverso l’opera del commissario per la mitigazione del rischio idrogeologico.
"Dopo tre anni di monitoraggio – ha detto l’assessore regionale – sappiamo cosa si muove e come si muove sotto la città di Agrigento. Proprio per questo, nei prossimi giorni, si convocherà una riunione invitando il sindaco del capoluogo, il dipartimento Programmazione della Regione, la Protezione civile e naturalmente l’Assessorato Territorio e Ambiente, per illustrare lo studio, le linee di intervento e i finanziamenti che consentiranno di mettere in sicurezza la Cattedrale di Agrigento, il costone e il centro storico".
 

Due anni di difficoltà. Tutto ebbe inizio nel dicembre del 2010

AGRIGENTO – Con i finanziamenti in arrivo dalla Regione la Cattedrale di Agrigento potrebbe finalmente tornare a nuova vita, dopo due anni di agonia. Tutto ebbe inizio nel dicembre del 2010, quando venne registrata una riproposizione del dissesto generale della collina su cui sorge la Cattedrale, con notevole incremento del quadro fessurativo sulle strutture e sulla scalinata del Duomo, tali da portare alla determinazione del Dipartimento programmazione della Regione di avviare, con somma urgenza, un progetto di puntellamento di alcuni elementi strutturali, intervento eseguito. I tecnici disposero un rilievo tridimensionale con laser-scanner della struttura muraria per valutare le connessioni tra il quadro fessurativo e gli interventi invasivi effettuati negli anni. Era stato redatto ed eseguito inoltre un progetto di monitoraggio all’interno della chiesa per valutare l’evoluzione del quadro fessurativo anche al fine di valutare un’ulteriore soglia di allarme.