Trivellazioni, polemiche sui permessi d’estrazione

ROMA – Il Comitato No Triv denuncia l’approvazione, il 9 agosto scorso di un nuovo disciplinare sulle trivellazioni da parte del governo, avvenuto – si legge in una nota – “senza coinvolgere le Regioni” e sollecita gli Enti a ricorrere al Tar del Lazio entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto e promuovere un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale.
“Con decreto del 9 agosto – si continua a leggere nella nota del Comitato – il Governo ha approvato un nuovo Disciplinare-tipo per il rilascio e l’esercizio dei titoli minerari per la ricerca e l’estrazione di gas e petrolio senza coinvolgere le Regioni. Eppure nella sua sentenza 198/2017, la Corte costituzionale aveva affermato che spetta allo Stato e, per esso al ministro dello Sviluppo economico, adottare le norme che concernono il rilascio dei titoli per ricerca ed estrazione di gas e petrolio, ma che questo deve avvenire sulla base di un adeguato coinvolgimento delle Regioni”.
“Il solo caso in cui il Governo ha inteso tener conto della giurisprudenza della Corte – concludono –  è quello delle modalità di conferimento del titolo concessorio unico verso cui le stesse compagnie petrolifere non nutrono alcun interesse”.
“Pur sapendo di non poterlo fare – dichiara Enrico Gagliano, cofondatore del Coordinamento Nazionale No Triv – il Mise ha agito senza tener conto dell’esistenza delle Regioni. Si tratta di un atto gravissimo: il Governo evidentemente non ha metabolizzato il risultato del referendum costituzionale e continua a non volersi sedere al tavolo con le Regioni quando si tratta di decidere di energia. Dalle Regioni ci aspettiamo ovviamente una risposta ferma e risoluta”.