MODICA (RG) – Gli sprechi in atto in quasi tutti gli Enti pubblici sono ormai sotto gli occhi di tutti. A tal riguardo non è da meno il Comune di Modica e ciò nonostante la sua difficile condizione finanziaria che si protrae ahimè da parecchi anni. Uno dei capitoli dove si continua a sprecare è sicuramente quello riguardante il consumo di energia elettrica per garantire il quale Modica è diventato negli anni uno dei Comuni più indebitati d’Italia. Ora, non c’è alcun dubbio che l’energia elettrica è fondamentale per garantire il funzionamento della macchina amministrativa ed è altresì importante per illuminare la città anche per fini di pubblica sicurezza. Tutto ciò, però, non giustifica affatto, per esempio, la doppia illuminazione di alcune vie cittadine o addirittura l’illuminazione in pieno giorno.
Ancora, non si giustifica l’illuminazione di alcune strade extraurbane, magari ove nei pressi ha l’abitazione un personaggio politico influente e altre, magari più abitate, prive di luce. Non si giustifica neanche l’illuminazione di alcuni brevi tratti di strade nelle immediate vicinanze di qualche abitazione, mentre si assiste ad incroci stradali pericolosi totalmente al buio. Proprio in merito a tali paradossi e sprechi, è recentemente intervenuto il Comitato per i diritti del cittadino, che ha invitato l’amministrazione comunale a riproporre l’iniziativa sulla spending review, continuando a coinvolgere i cittadini in tale consultazione pubblica on-line e ha lanciato una proposta volta alla riduzione della spesa per la già cara bolletta elettrica dell’Ente.
“In un tempo di vacche magre come quello che stiamo attraversando – dicono gli attivisti del Comitato – è impensabile poter continuare a sostenere gli alti costi per servizi a volte superflui. Ci riferiamo, in particolare, al servizio di pubblica illuminazione per garantire il quale il Comune affronta la pazzesca spesa di circa 1.270.000 euro l’anno. Di tale rilevante importo, con determina dirigenziale, il Comune ha già provveduto ad impegnare la somma di € 341.326,34 al Cap. 1275/001 del bilancio 2012 e con successivo atto alla liquidazione delle fatture emesse sui consumi reali. Ora – aggiungono– premessa l’utilità del servizio di pubblica illuminazione, sia per il centro abitato che per le zone extra urbane, tuttavia, non sarebbe una cattiva idea procedere ad una maggiore razionalizzazione nell’erogazione di tale servizio. L’idea sarebbe quella di ridurre le fasce orarie di illuminazione ed anche di alternare l’erogazione tra vie contigue”.
Il Comitato fa notare che in alcune vie del centro storico vi sono addirittura due impianti contemporaneamente attivi con l’effetto di consumare il doppio, per non parlare dei casi in cui le lampade rimangono accese anche in pieno giorno. “Stesso discorso – concludono – potrebbe essere applicato per tutte le forniture di energia elettrica che il Comune garantisce nei vari uffici e palazzi istituzionali della città”. Sul tema, nei giorni scorsi, l’associazione Cittadini Liberi ha denunciato uno spreco di energia elettrica presso il Centro servizi dell’area artigianale di contrada Michelica, attaccando l’amministrazione comunale e definendola incoerente e sconclusionata.
“Concordo pienamente – precisa in nome dell’associazione Giorgio Iabichella – che il piano di riequilibrio finanziario sia l’unica alternativa al dissesto, ma non posso accettare, così come non potranno farlo i cittadini che l’hanno segnalato, di vedere degli sperperi di denaro, vergognosi ed emblematici dell’incapacità organizzativa di alcuni amministratori dell’Ente. È mezzanotte e mezza di mercoledì 23 gennaio – denuncia Iabichella con foto alla mano – e presso il Centro servizi dell’area artigianale di contrada Michelica, vediamo le luci accese dentro tutta la struttura di due piani che ospita l’ufficio Ecologia, l’ufficio Collocamento ed altri uffici comunali. Ci hanno inviato anche delle foto e pare che sia rimasta accesa per tutta la notte! Vergognoso! Oggi – conclude Iabichella – non serve predicare il proposito di fare sacrifici, se poi non si riesce a predisporre, tramite l’aiuto dei responsabili di ogni ufficio e di tutta la comunità modicana, il risparmio negli uffici comunali, dando il buon esempio ai cittadini che dovranno fare sacrifici nei prossimi anni”.
Sull’accaduto ha risposto l’assessore comunale all’Ecologia, Giovanni Spadaro, precisando che il piano illuminato del centro direzionale della zona artigianale non era quello occupato dall’ufficio Ecologia, ma trattavasi di ambiente libero, mentre il secondo piano è stato destinato all’ufficio di Collocamento della città e l’impresa sta svolgendo lavori di ristrutturazione per adeguare gli spazi alle esigenze del nuovo e futuro ufficio e che il Comune, pertanto, non c’entrava nulla. Aldilà, comunque, di tale episodio sono tanti gli sprechi in atto che potrebbero essere eliminati, impiegando quanto risparmiato alla copertura di tanti servizi necessari e che oggi non possono essere più garantiti per mancanza di fondi.
Ma ora il Comune vuole rivedere il contratto con l’Enel
MODICA (RG) – In merito a presunti sprechi in atto all’interno dell’Ente e sulla base del dibattito in corso sulla cosiddetta spending review e le relative misure legislative già approvate, il Comune ha avviato, recentemente, un’attività proprio sulla spending review coinvolgendo, in questa operazione, i cittadini attraverso una consultazione pubblica che ha offerto la possibilità di segnalare inefficienze e sprechi e proporre soluzioni per la razionalizzazione della spesa comunale. Dal 21 settembre al 2 di ottobre dello scorso anno, infatti, i cittadini hanno potuto dare il loro contributo on-line, attraverso segnalazioni, indicazioni e proposte, direttamente sul sito istituzionale del Comune. L’iniziativa, che porta la firma del sindaco, Antonello Buscema e dell’assessore al Personale, Tato Cavallino, si è posta l’obiettivo di pensare a nuovi processi gestionali volti alla riduzione concreta e progressiva della spesa che coinvolge tutto l’apparato gestionale del Comune. L’amministrazione comunale, a questo scopo, ha istituito un apposito gruppo di lavoro che ha il compito di elaborare uno studio approfondito sulle attuali dinamiche organizzativo-gestionali, che dia elementi per individuare nuovi modelli organizzativi che incidano concretamente sulla riduzione della spesa, coinvolgendo tutti i settori dell’Ente. In tema di riduzione degli sprechi, inoltre, l’amministrazione comunale, tra i vari punti previsti dal piano di riequilibrio finanziario, approvato lo scorso 30 dicembre 2012, ha anche inserito la revisione del contratto con l’Enel e la rimodulazione dell’illuminazione pubblica per ridurre il costo complessivo per l’energia elettrica a 4 milioni di euro annui.