Il cemento si mangia la Sicilia

PALERMO – C’è tutta una Sicilia costruita sul cemento e devastata dal rischio sismico e idrogeologico. Criticità che derivano da un consumo di suolo eccessivo – l’Isola vanta una media superiore a quella nazionale – generato da un’antropizzazione senza controllo che abbraccia la cementificazione abusiva, gli impianti rinnovabili invasivi e in odor di speculazione, e in generale tutte le opere dove il risanamento ambientale si presenta particolarmente difficile o addirittura impossibile.
Per uscirne serve una strategia complessiva che badi a sanare il patrimonio edilizio costruito “allegramente” tra gli anni Settanta e Ottana agendo sul consolidamento antisismico e sulle nuove opportunità della bioedilizia. In questo modo si mette in sicurezza l’Isola, si blocca la cementificazione selvaggia e si rimette in modo un settore in crisi come l’edilizia. (continua)