Truffa derivati, Comuni beffati

PALERMO – Pendono come una spada, su molti Comuni siciliani, gli effetti della finanza derivata, ovvero la stipula di contratti a termine, consensuali e onerosi, con privati, per l’acquisto di prodotti finanziari che dovrebbero produrre vantaggi con la corresponsione di un premio di liquidità. Ma i prodotti in questione funzionano come le scatole cinesi, sono cioè dei titoli ad alto rischio, che costano molto più di quanto posso rendere, essendo collegati ad altri titoli sottostanti, di minor valore e quindi inconsistenti come garanzia.
Questa partita, secondo la Corte dei Conti, che ha analizzato le criticità degli enti, “vale” 3 miliardi e 180 milioni di euro e coinvolge 43 Comuni. Enti già indebitati, che potrebbero sprofondare. Con responsabilità per gli amministratori che hanno avallato queste operazioni. (continua)