Eolico, soffiano solo gli scandali

PALERMO – Gli scandali non lasciano l’eolico. Negli ultimi anni le mani della criminalità e delle multinazionali si sono allungate sul patrimonio naturale isolano investendo patrimoni cospicui, perché ingolositi dai ritorni economici dei certificati verdi e dalla vendita dell’energia.
Si tratta di decine di milioni di euro all’anno per tre decenni a fronte di briciole lasciate al territorio tra l’affitto dei luoghi e le royalties per i Comuni. Intanto continuano le richieste per nuovi impianti, nonostante la Sicilia patisca attualmente una rete elettrica insufficiente a sostenere i flussi energetici non programmabili di eolico e fotovoltaico, mentre i lavori per l’elettrodotto tra la Sicilia e la Calabria non finiranno prima del 2015. E la Regione, nonostante ciò, non vuole mettere la parola fine. (continua)