RAGUSA – I bandi-lavoro, straordinario risultato ottenuto dal Comitato degli Indigenti e da tutte le forze sociali, sindacali e politiche che lo hanno sostenuto, ottenuti dopo un mese di presidio permanente in piazza Poste, innanzi al Comune di Ragusa, e dopo l’atteso avvio di una trattativa proficua tra il commissario straordinario, Margherita Rizza, il Prefetto, Annunziato Vardè, le forze sociali, la Cgil, adesso giacciono, in attesa di approvazione, a Palazzo dell’Aquila.
Con i bandi-lavoro quei servizi che prima venivano svolti da un’associazione verranno dati in appalto alle cooperative sociali di tipo B che attingeranno le risorse umane per lo svolgimento delle mansioni appaltate proprio da quel bacino di gente che ai servizi sociali comunali ha richiesto gli aiuti economici. Un risultato importante se si considera che chi verrà assunto beneficerà dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Quindi non si tratta più della semplice erogazione di sussidi assistenziali ma della creazione di vere e proprie opportunità di lavoro, dunque, l’obiettivo più volte invocato dal Comitato in protesta puo’ finalmente dirsi raggiunto ed in attesa dell’ultimisso step ‘finale’, queste le parole del portavoce del Partito comunista del Lavoratori, Michele Mililli.
Si rimane, infatti, in attesa che la Conferenza dei capigruppo consiliari si riunisca e, subito a seguire, che lo stesso Consiglio approvi il bando per la successiva pubblicazione e aggiudicazione. Tutto questo viene però criticato, prosegue Michele Mililli, dal Pd e dal Pid, le forze politiche di opposizione al Consiglio.
“Capiamo che siamo in campagna elettorale – prosegue Mililli – ma non è accettabile che questi schieramenti politici speculino sui bisogni dei cittadini, con fare demagogico, invocando all’amministrazione lo stanziamento di un budget superiore agli attuali 500 mila euro finanziati dal Comune. Vorremmo ricordare, aggiunge con tono critico Mililli, che questi soggetti politici durante tutta la fase del presidio permanente in Piazza Poste sono stati del tutto assenti. Non sono riusciti nemmeno ad indire un Consiglio comunale aperto più volte richiesto. Vengono allo scoperto solamente adesso, in piena campagna elettorale. Da parte nostra – conclude Mililli – il partito comunista dei lavoratori è pronto a iniziare nuovamente la lotta qualora il bando-lavoro venisse ancora bloccato”.