AGRIGENTO – La rilevazione posta in essere dalla Corte dei Conti ha messo il segretario comunale di Agrigento, Sebastiano Piraino, nelle condizioni di ricalcolare i gettoni di presenza dei singoli consiglieri. Questo passaggio fa seguito al blocco nell’erogazione delle indennità disposto dagli uffici comunali.
Secondo la Corte dei Conti e secondo quanto fatto notare dallo stesso Piraino, infatti, i capigruppo consiliari non avrebbero dovuto incassare il gettone di presenza (che con la riduzione disposta lo scorso anno ammonta adesso a circa 56 euro) nello svolgimento della Commissione composta dai capi dei singoli gruppi consiliari.
Gli uffici comunali stanno adesso determinando retroattivamente le singole somme che sono state erogate nel corso degli ultimi due anni e, una volta determinati gli importi corretti, si procederà a scinderle dalle indennità dei capigruppo nei prossimi mesi. Nel caso in cui i consiglieri manifestassero opposizione al procedimento, è molto probabile l’intervento di una procedura coattiva.
Nel bilancio comunale risultano impegnati circa 320 mila euro per il pagamento di tutti i gettoni di presenza dei consiglieri per il 2013. Questa somma è stata registrata a bilancio nel capitolo dedicato alle risorse finanziarie ritenute necessarie per liquidare le indennità dovute ai consiglieri (i gettoni di presenza), i quali però potranno essere riscosse dai membri del Consiglio solo in caso di comprovata presenza alle sedute in Sala dei Giganti, nonché per la partecipazione degli stessi alle discussioni in seno alle commissioni consiliari permanenti.
La spesa deliberata nel bilancio è stata il frutto di un calcolo fatto in sede di redazione del documento finanziario che ha preso in considerazione le svariate disposizioni sia di Giunta che di Consiglio che hanno fissato l’importo del gettone di presenza e della disposizione che ha deliberato la riduzione del 50 per cento del gettone di presenza e il tetto massimo per singolo mese, limite massimo che è stato fissato in 780 euro, al lordo di eventuali ritenute, considerato che il gettone singolo ha un importo stabilito di 56 euro circa.
L’importo, tra l’altro, nel corso degli ultimi anni ha subìto svariate decurtazioni (nel 2003 era di ben 125 euro), sino all’ultima riduzione che è stata adottata dopo aver seguito le disposizioni nazionale in materia di spending review ed Enti Locali e che è stata deliberata in Giunta nel novembre del 2011.