La carica dei “prof” al concorsone: in Sicilia 17.238 presenti su 20.422 candidati ammessi

PALERMO – A prendere parte al “concorsone”del Miur per il personale docente a posti e cattedre nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I° e II° grado in Sicilia sono stati 17.238 su 20.422 candidati ammessi. La percentuale dei presenti nell’Isola è stata del 73,6, al di sotto della media italiana che è del 75 per cento. Gli ammessi con riserva in Sicilia sono stati 2.200, con una percentuale del 12,8 per cento. Il concorso, che avrebbe dovuto svolgersi il 28 febbraio ma che è stato rinviato per le avverse condizioni metereologiche, si è svolto attraverso il sorteggio telematico delle prove nazionali trasmesse alle scuole sedi di concorso attraverso la procedura del plico telematico, già sperimentato nella maturità 2012.
Con la stessa procedura è stato effettuato il sorteggio telematico, sono stati indicati i presidenti e dei componenti delle commissioni giudicatrici regionali che già sono al lavoro per la correzione delle prove.
In totale i candidati ammessi in tutta Italia sono 153.165, di cui presenti alle prove 126.496 (circa il 75%) di cui 11.600 ammessi con riserva a seguito delle ordinanze cautelari di sospensione pronunciate dai vari TAR aditi dai ricorrenti. In particolare, il numero dei candidati per la scuola primaria la cui prova si è svolta nell’ultimo giorno, è stato 26.658 di cui presenti 25.033 (82%).
Il tempo assegnato per lo svolgimento delle prove (2 ore e trenta minuti per le prove articolate in 4 quesiti a risposta aperta, e 2 ore per i tre quesiti relativi alle discipline scientifiche e tecnico-pratiche), hanno rappresentato una assoluta novità rispetto alle 8 ore previste per ciascuna prova nei precedenti concorsi.
Tale innovazione, insieme allo spazio prestabilito assegnato ai candidati per la risposta ai quesiti, ha permesso di prevedere due distinte sessioni di concorso al mattino e al pomeriggio di ciascun giorno, compattandone il programma complessivo in 10 giorni per 22 distinte procedure. Questo permetterà alle commissioni di concludere i lavori di correzione e valutazione in tempi molto brevi – da un minino di un mese ad un massimo di tre.
I candidati che supereranno le prove scritte sono ammessi allo svolgimento delle prove orali. Queste hanno per oggetto le discipline di insegnamento. Oltre a valutarne la padronanza, la prova orale dovrà verificare anche la capacità di trasmissione delle stesse discipline e la capacità di progettazione didattica, oltre ovviamente alla capacità di conversazione nella lingua straniera prescelta dal candidato. Dal ministero per la pubblica istruzione sperano di  concludere l’intera procedura concorsuale in 10 mesi e di mettere in cattedra i primi vincitori del presente concorso fin dal 1 settembre prossimo.