Catania – Elezioni, Berretta spera Pogliese declina

CATANIA – “Non mollare, mai, mai, mai”, diceva Winston Churchill. E lui non molla, anche se ormai la sua sembra una lotta contro i mulini a vento. Giuseppe Berretta spera ancora, in extremis, di ottenere un ripensamento dai vertici del Pd sulle primarie. E sostiene l’iniziativa di una cartello di associazioni che hanno indetto un’assemblea per ribadire l’opportunità della consultazione popolare. Invero appaiono come gli ultimi fuochi di una battaglia già persa. Enzo Bianco, infatti, è da settimane in giro come una trottola per preparare il ritorno in municipio. Fino a qualche giorno fa l’ex senatore ha incontrato i rappresentanti cittadini di “Rete imprese per l’Italia”, snocciolando alcuni punti del suo programma: dalla necessità di un piano per la mobilità fino al turismo di qualità.
Per un Berretta che non si arrende, c’è un Salvo Pogliese che si tira indietro. “Dopo un notevole travaglio, ho deciso di non accettare l’invito a proporre la mia candidatura a sindaco continuando l’impegno per la mia terra all’interno dell’Ars”. Risponde così il vice presidente dell’Ars a quanti lo avevano tirato in ballo, Firrarello e famiglia su tutti. Qualcuno se l’aspettava, ritenendo poco credibile uno sgarbo simile a Raffaele Stancanelli. Quest’ultimo nel pomeriggio di oggi terrà un incontro alle Ciminiere. Un occasione durante la quale, probabilmente, il sindaco inviterà il centrodestra a restare unito sotto il suo vessillo. Ma certo dopo le dichiarazioni di alcuni esponenti del Pdl, che l’hanno definito “inadatto”, servirà più di un volo pindarico e un bel po’ di pompieri.
Antonio Leo