Omicidio di Laura Petrolito oggi il giorno dell’autopsia

SIRACUSA – Ha confessato al termine di un lungo interrogatorio Paolo Cugno, il giovane accusato di avere ucciso a coltellate e poi gettato in un pozzo il cadavere di Laura Petrolito, 20 anni. Il giovane, che è anche il padre del bimbo di 8 mesi avuto dalla vittima, ha confessato l’omicidio nella Caserma dei Carabinieri, indicando anche il luogo in cui aveva gettato il coltello usato per il delitto. A lanciare l’allarme sulla sparizione della ragazza, che aveva anche un altro figlio di 3 anni e mezzo avuto da una precedente relazione, era stato il padre della donna, nella tarda serata di sabato, quando sono iniziate le ricerche di forze dell’ordine e volontari. Domenica la macabra scoperta, con il corpo della ragazza (su cui oggi verrà effettuata l’autopsia) rimasto incastrato in un pozzo artesiano.
Un terribile fatto di cronaca che ha scosso la comunità locale, tanto che durante il trasferimento di Cugno dalla Caserma al carcere alcune persone si sono radunate per insultare l’uomo, che avrebbe agito durante un “raptus di gelosia”.
Il procuratore capo di Siracusa, Paolo Giordano, ha parlato di un “rapporto di coppia travagliato, contrassegnato da numerosi litigi”, culminato in una serie di coltellate che hanno portato alla morte della ventenne.
“La confessione – ha detto Giordano – non è stata immediata ci sono state delle aperture progressive e poi delle tecniche di convincimento, assolutamente legittime. Non abbiamo fatto pressioni o condizionamenti, come accade spesso in questi casi la nostra esperienza ci insegna che la confessione va di pari passo con la presa di coscienza del soggetto. Perché prima c’è un momento di freddezza e di emozione, quando ci si rende conto di quello che si è fatto, allora la cosa più conveniente è la collaborazione”.