Commissario dello Stato: sì a Riforma Province

PALERMO – Dopo l’approvazione in commissione Affari istituzionali del ddl sulla preferenza di genere e dopo lo spostamento da parte del Presidente della Regione, Crocetta, della data delle elezioni comunali al 9 e 10 aprile prossimi, ora toccherà al Presidente dell’Ars, Ardizzone, decidere se aprire una finestra legislativa all’interno della sessione di bilancio o meno. Ma anche in caso contrario, la riforma delle elezioni comunali potrà tranquillamente essere approvata anche nel mese di aprile.
Già nei giorni scorsi Marco Forzese aveva con forza chiesto tale provvedimento. Nel disegno di legge esitato intanto è stato inserito il testo di un emendamento presentato dal Pdl e con il quale si regolamentano i rimborsi ai datori di lavoro dei consiglieri comunali. La norma stabilisce che i rimborsi avverranno esclusivamente per quei consiglieri che risultano effettivamente assunti in data antecedente a quella della elezione.
 
Ma le novità più  interessanti riguardano lo sbarramento che passa al 4%, e la doppia scelta uomo-donna per i consigli comunali. Sulla approvazione di questa legge si è tenuta una conferenza stampa ieri a Palazzo dei Normanni dove i rappresentanti di quasi tutta l’opposizione (Pdl, Mpa e Pid) hanno spiegato che la legge è stata votata favorevolmente anche grazie all’inserimento di due emendamenti del centrodestra (sbarramento e rimborsi). Tra i presenti alla conferenza stampa, il vice Presidente dell’Ars Salvo Pogliese, Pdl, Vincenzo Figuccia di Mpa e Vincenzo Vinciullo (Pdl).
C’è invece chi annuncia di presentare emendamenti in Aula per modificare la legge sulla preferenza di doppio genere approvata in commissione Ars. È il caso di Fabrizio Ferrandelli del Pd: “Proporrò la cancellazione della soglia di sbarramento per favorire la democrazia reale attraverso organismi che rappresentino in maniera proporzionale tutta la cittadinanza – dice Ferrandelli – Al tempo stesso proporrò di modificare le norme che oggi regolano il premio di maggioranza nei consigli comunali: bisogna evitare che si ripeta un ‘caso Palermo’, con un partito che manda in consiglio comunale un esercito di candidati eletti anche con una manciata di voti, mentre restano fuori soggetti che rappresentano ampie fette della popolazione. Una cosa è la governabilità – conclude Ferrandelli – altra cosa è la sovranità”.
Intanto ha passato positivamente il vaglio del Commissario dello Stato Carmelo Aronica, che non ha ravvisato profili di incostituzionalità la legge che sopprime le province in Sicilia ed approvata nelle scorse settimane dall’Assemblea regionale.  Proprio a questo scopo, prima di portare il provvedimento in Aula, vi era stato un serrato confronto proprio fra il Commissario dello Stato, il Presidente Crocetta e il Presidente della Commissione di merito, Marco Forzese.
Ancora nella bufera la formazione professionale. Ieri pomeriggio infatti è stato notificato dal Governo allo Ial di Palermo il provvedimento di revoca dell’accreditamento formativo. La decisione è stata assunta dopo la contestazione da parte degli ispettori regionali che hanno accertato gravi irregolarità nella gestione dell’ente, soprattutto in merito al pagamento degli stipendi dei lavoratori e l’inaffidabilità del medesimo ente sul piano economico come previsto dalla legge. I corsi in atto però continueranno fino a loro conclusione, per garantire gli allievi e gli insegnanti.