PORTO EMPEDOCLE – La strada verso la costruzione del rigassificatore della società “Nuove Energie” (Gruppo Enel) ha compiuto un passo avanti negli scorsi giorni con il rilascio della Capitaneria di porto dell’autorizzazione per effettuare i carotaggi ambientali nella zona interessata per gli scavi e la successiva costruzione dell’impianto e questo a dispetto di quelle forze politiche che all’Ars si oppongono alla realizzazione dell’opera e che inutilmente avevano presentato una mozione contraria al provvedimento di autorizzazione dell’impianto rilasciato dalla Regione, mozione poi battuta in aula.
“Dopo aver effettuato i lavori per adempiere alle prescrizioni di legge circa i controlli che verifichino l’assenza di ordigni bellici e di presenza di resti archeologici – ha spiegato Luigi Di Fiore dell’Enel – adesso si è passati ad una nuova fase che è quella della realizzazione dei carotaggi della superficie marina che permetterà di conoscere la materia del sottosuolo in modo da potersi poi adoperare per smaltire al meglio i materiali dragati. Sono tutte operazioni che mostrano come l’Enel sia convinta nel suo investimento a favore del rigassificatore. Continuano anche nel frattempo i lavori per le opere di adeguamento della zona Asi dove sorgerà il grosso dell’impianto”.
Inoltre secondo fonti bene informate dell’Enel, non ci sarà una vera e propria cerimonia di posa della prima pietra al contrario si continuerà a piccoli passi man mano che le autorizzazioni per le varie operazioni necessarie arriveranno.
Dalla Capitaneria di Porto Empedocle arriva la conferma dell’inizio dei lavori di carotaggio ambientale che ha lo scopo di verificare la natura del fondale marino, intervento che sarà effettuato a opera dell’Albatros un motopontone proveniente da Messina. Lavori che permetteranno di comprendere se il materiale sarà compatibile con opere di ripascimento delle spiagge come più volte ipotizzato dal capo dell’Amministrazione empedoclina Calogero Firetto.
In particolare le ultime mareggiate dei giorni scorsi – come ogni anno – hanno eroso non pochi litorali e tra questi quelli delle spiagge di San Leone. Per tale ragione, secondo il sindaco empedoclino, eventuali sabbie, una volta accertata la compatibilità, potrebbero essere assai comode al territorio dal punto di vista ambientale.
Proteste e prospettive. Centinaia di disoccupati del settore edile non vedono l’ora che inizino i lavori
PORTO EMPEDOCLE (AG) – I lavori propedeutici alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione sono iniziati da quasi un anno, le compensazioni per il Comune empedoclino sono già arrivate e in gran parte spese (circa 12 milioni di euro). Eppure, in provincia, il movimento del no al rigassificatore non si dà affatto per vinto, anzi al contrario la lotta pare essersi rinvigorita dopo lo straordinario risultato che il Movimento 5 stelle ha ottenuto a Porto Empedocle, con più di 2.500 preferenze. Nei giorni scorsi in città è arrivato il deputato Mangiacavallo di Sciacca in visita ai simpatizzanti del movimento che si oppongono alla costruzione del rigassificatore da 800 milioni di euro. A non opporsi affatto, sono invece le centinaia di disoccupati del settore edile che affollano ogni giorno la Camera del lavoro, in attesa dell’inizio dei lavori della mastodontica opera vista come ultima possibilità per trovare un’occupazione nel settore.