CATANIA – A seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo 06/05/2011 n. 68, a decorrere dall’anno 2012 l’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, costituisce tributo proprio derivato delle Province. L’aliquota dell’imposta è fissata al 12,50% che le Province possono aumentare o diminuire in misura non superiore a 3,5 punti percentuali. Relativamente alla provincia di Catania l’aliquota dell’imposta su premi RC auto è stata fissata al 12,50% per l’anno 2012, mentre per il 2013 è stato previsto l’aumento dell’aliquota al 16% a decorrere dal primo marzo 2013.
Le giunte provinciali di Enna e Agrigento hanno deliberato già a partire dal mese di marzo dell’anno scorso l’aumento dell’imposta R.C. auto, che è passata dal 12,50% al 16%. A queste si è aggiunta anche la provincia di Ragusa che con delibera del mese di aprile 2012 ha deciso di seguire il trend in rialzo portandola al 16% a partire dal 01/07/2012.
Stessa sorte ha avuto l’aliquota applicata in provincia di Trapani che a partire dal mese di aprile dell’anno scorso è passata dal 12,50% al 16%.
Il trend rialzista è stato seguito anche dalla provincia di Messina che con delibera del 29/12/2011 ha fissato già a partire dal febbraio 2012 l’incremento dell’aliquota al 16%.
La provincia di Caltanissetta ha fissato, invece, a partire dal mese di settembre 2012 un incremento dell’aliquota in misura pari a due punti percentuali passando dal 12,50% al 14,50%.
Considerata la grave crisi finanziaria della provincia di Palermo, la giunta non poteva non esimersi dall’aumentare dal 12,50% al 16% l’imposta applicata sulle assicurazioni auto. L’aumento è stato deliberato il 29/12/2011 dalla giunta guidata dal presidente Giovanni Avanti con l’obiettivo dichiarato di contenere il ricorso all’indebitamento.
L’unica provincia siciliana che non ha aumentato l’aliquota è Siracusa dimostrando delle doti di sana amministrazione che, pur con grandi sacrifici, ha consentito di limitare i danni in termini di recrudescenza dell’imposizione fiscale e quindi di servire al meglio l’interesse pubblico.
Il quadro evidenziato sulla situazione siciliana rispecchia anche il trend nazionale dove la maggior parte delle Province hanno deliberato l’incremento dell’aliquota nella misura massima. Ciò ha portato ad una dura reazione delle principali associazioni dei consumatori; in particolare va segnalata l’azione del Sindacato Nazionale degli Agenti di assicurazione che ha raccolto oltre cinquecentomila firme per la petizione popolare contro il caro polizze.