Che manca a questo comportamento? La consapevolezza che la vita umana è complessa, difficile da vivere intensamente e che è un lampo fra due periodi oscuri. Dunque, va vissuta intensamente e all’interno del binario del Bene.
Racchiude tutto in un volumetto un grande filosofo, Thomas More (1478-1535) nella sua Utòpia. Ma anche René Descartes (1596-1650) pone alla base della conoscenza sistematicità, purezza e certezza. Con ciò contrastando il pensiero aristotelico e quello degli Scolastici.
Noi guardiamo con gli occhi, ma spesso non vediamo, cioè non poniamo attenzione ad oggetti, persone e circostanze che arrivano ai nostri occhi. Per porre attenzione è necessario vedere attraverso la mente, perché essa consente di posizionare ogni fatto al suo posto e dargli una proporzione adeguata, in confronto agli altri fatti.
Je pense, donc je suis e, per conseguenza, je existe, era la linea di fondo di Cartesio, il quale scrisse le Regole per la guida dell’intelligenza, un metodo universale per conquistare la verità. Ed è la verità che ci porta alla libertà. Se non tentiamo di sapere come stanno le cose non siamo liberi perché vi sono sempre dei Sacerdoti (come quelli egizi) i quali, detenendo i saperi, tenevano in schiavitù le popolazioni.
Nessuno può negare che vi siano grandi discrepanze fra le diverse classi sociali. Gran parte della ricchezza è concentrata nelle mani di pochi soggetti. Ma questa non è colpa del liberismo, piuttosto di (ir)responsabili istituzionali, i quali non sanno amministrare la Cosa pubblica in base al valore dell’equità. L’equità si ottiene ridistribuendo la ricchezza non secondo i bisogni ma secondo i doveri.
Proprio questo principio dovrebbe essere alla base del momento più alto della democrazia che è quello in cui si vota. Le cinghie di trasmissione tra cittadini e istituzioni sono i partiti, di cui all’articolo 49 della nostra Costituzione. Ma essi sono venuti meno al loro compito e sono diventati contenitori di privilegi inauditi ed insopportabili per i cittadini. Da qui l’ira che è sfociata nella protesta convogliata sul M5S.
La gente vuole essere libera e pretende che i propri delegati rendano effettiva questa libertà. Si tratta di un lungo processo di cui non si vede il termine, ma esso è indispensabile.