Sicilia: Musumeci, Roma riconosca Statuto, no elemosina

"Cerchiamo di voltare pagina e di impostare un ragionamento nuovo. A Roma non chiediamo elemosina, né privilegi, ma solo che venga riconosciuto lo Statuto e quindi la Carta Costituzionale, che in alcuni punti è stata disattesa, a cominciare dagli articoli 36, 37 e 38. Chiedere la defiscalizzazione e dei prodotti petroliferi vuol dire anche avere anche un giusto compenso ad un atteggiamento che per 60 anni riteniamo sia stato improntato essenzialmente allo sfruttamento di questa a terra".
 
Lo ha affermato a Catania il Presidente della Regione Nello Musumeci.
 
"Al nuovo governo nazionale – ha proseguito Musumeci – chiederemo di restituirci quello che ci è stato tolto. Come amo dire, si è operato una sorta di furto con destrezza, spesso con la complicità delle classi dirigenti siciliane, che a Roma, anziché difendere gli interessi dell’Isola, difendevano quelli del loro partito o del proprio ruolo o elle propria carriera".
 
"Il tasso di occupazione – ha continuato Musumeci – si è abbassato notevolmente mentre si è alzato notevolmente quello dell’inquinamento, ma i siciliani continuano a pagare la benzina ad un preso più alto degli italiani della Val d’Aosta e del Friuli Venezia Giulia".
 
"Questo – ha sottolineato Musumeci – non è concepibile in una Regione che produce milioni di barili di petrolio, che li raffina e che poi manda il prodotto finito nel resto d’Italia. Se nasce il nuovo esecutivo, ci confronteremo su questo terreno".