La frittata sull’acqua è stata fatta, con la conseguenza che nessuno porrà mai l’attenzione sul rinnovo delle infrastrutture (tubazioni, smistamento, motori e quant’altro), con l’ulteriore e pesantissima conseguenza di ingenti perdite del prezioso liquido (circa la metà) durante il percorso dalla fonte ai rubinetti.
Non abbiamo sentito nessun partitocrate esporre queste gravissime conseguenze. Quando scriviamo queste cose (ormai da decenni) non facciamo antipolitica, ma conduciamo una rigorosa linea editoriale contro apparati, privilegi e tutti coloro che rubano nella Cosa pubblica.
Personaggi che distribuiscono o ricevono mazzette o che muovono i fascicoli solo quando gli viene richiesto il favore: una gravissima responsabilità della classe dirigenziale pubblica dentro la quale, però, vi sono moltissimi professionisti, onesti e capaci, che dovrebbero essere incaricati di gestire i servizi al posto di cialtroni e disonesti che seguono interessi di parte.
Quando si parla di Pubblica amministrazione, bisogna sempre distinguere e separare il grano dal loglio. In questi decenni la Pa è stata amministrata dal loglio. La grave crisi imporrà di affidare i posti di responsabilità al grano.
Altri dissennati comportamenti del Popolo del No: avere indotto il Governo Monti a sospendere la costruzione del Ponte sullo Stretto è stata una iattura, ferma restando la responsabilità dello stesso Governo; avere ostruito la costruzione della Tav facendo rischiare all’Italia di essere saltata dalle linee ferroviarie ad alta velocità.
Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, di fronte ai mugolii del popolo No Muos si associa alla linea anti-innovazione. Solo perché dei cittadini, legittimamente, protestano, Crocetta non poteva e non doveva revocare le concessioni fino a quando non si fosse reso conto, in base a documenti scientifici incontrovertibili, che l’installazione può creare danno all’ambiente.
Avere comportamenti istituzionali seguendo le voci di questo o quel cittadino, anche se raggruppati, è un modo irresponsabile di procedere, perché va sempre tutelato l’interesse generale rispetto a quello di parte.
Se in Italia vi sono tanti disoccupati vi è una responsabilità assoluta di coloro che hanno gestito le istituzioni, ma il Popolo del No ha anch’esso una grande parte di tale responsabilità.