Settemila società partecipate, costituite dagli enti locali come serbatoi per assumere personale senza concorso, 40 mila amministratori di dette partecipate, 25 mila revisori dei conti: tutti compensi pagati a vuoto perché i servizi delle predette partecipate potevano (e potrebbero) essere prodotti da dipartimenti interni, organizzati in maniera efficiente e diretti da professionisti validi, che ci sono.
Centinaia di migliaia di dipendenti ministeriali che non hanno ragion d’essere, centinaia di migliaia di dipendenti delle Regioni, di cui solo una parte necessaria, fra cui decine di migliaia di cosiddetti precari. La fiscalità generale non può più sostenere tutti questi compensi pagati a vuoto perché ad essi non corrispondono i servizi per i cittadini.
La Pubblica amministrazione è preposta proprio a servire i cittadini e non a un comportamento autoreferenziale che rende il Paese conservatore e non competitivo, con la conseguenza che tutti i meccanismi di crescita sono inceppati.
Il Governo che Enrico Letta sta cercando di formare deve avviare la sua attività. Dai primi disegni di legge o decreti legge, si capirà se i suoi passi si muovono nel solco tracciato da Napolitano. Si capirà se i partiti che sostengono la maggioranza hanno capito la lezione presidenziale.
Il Pdl rinunziando a ipotesi di salvaguardia del suo padrone; il Pd rinunziando all’estrema sinistra dei Fassina e della Fiom (che vadano con Sel) e alle paturnie di una Rosy Bindi che anziché stare in pensione continua a pontificare con la sua solita saccenteria. E Scelta civica che intenderà continuare nel solco tracciato dal presidente Monti, con la spinta a diffondere maggiore equità nel Paese.
Certo, le lobby dovranno rinunziare a una parte dei privilegi: imprenditoria, sindacati, ordini professionali, false associazioni del terzo settore, falsi invalidi ed altri truffatori di tal fatta, dovranno capire che la festa è finita.
Basta contributi a pioggia a destra e a manca, anche a quegli istituti che producono cultura, come i teatri dell’opera che hanno apparati esorbitanti ed inutili alla loro attività.