Palermo – Ieri l’ultimo saluto ad Agnese Borsellino

PALERMO – Con un lungo applauso all’uscita del feretro dalla chiesa di Santa Luisa di Marillac, la città ha tributato l’ultimo saluto ad Agnese Piraino Leto, la vedova di Paolo Borsellino, morta domenica all’età di 71 anni.
Insieme ai familiari, hanno preso parte alla cerimonia anche numerosi rappresentanti delle istituzioni tra cui il presidente del Senato, Pietro Grasso, e per il governo i ministri dell’Interno e della Giustizia Angelino Alfano e Anna Maria Cancellieri. A dare l’ultimo saluto ad Agnese Borsellino, anche il sindaco Leoluca Orlando, il procuratore di Palermo Francesco Messineo, il capo della Polizia Alessandro Marangoni, il comandante dei Carabinieri Leonardo Gallitelli e quello della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo.
"Perdiamo una grande donna – ha detto Grasso – una grande madre, una persona che ha voluto fino all’ultimo verità e giustizia testimoniando anche in tutti i processi in cui è stata chiamata e con tutti i magistrati che hanno continuato le indagini. Per continuare la sua memoria dobbiamo continuare a cercare verità e giustizia".
"Agnese Borsellino – ha aggiunto il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancelleri – era una donna straordinaria, che non dobbiamo dimenticare. Il suo insegnamento deve rimanere per tutti un modello".
"L’avere cercato fino all’ultimo istante la verità per la morte di Paolo Borsellino – ha affermato Messineo – fa parte dell’elevata valutazione morale che è dovuta alla memoria di Agnese Borsellino, perché ha lottato fino all’ultimo, finché le è stato possibile. Era una donna di grande levatura, ed è stata compagna di un magistrato di eccezionale qualità quale era Paolo Borsellino. Successivamente ne ha perpetuato la memoria e ha lottato anche per rivendicare tutto ciò che gli era dovuto. Oggi è un momento di dolore e di commozione".
"La signora Borsellino – ha detto Orlando – ha continuato a chiedere, con la pacata e civile fermezza che ha contraddistinto tutta la sua vita, verità e giustizia per la morte del suo compagno. Ha continuato a battersi, scontrandosi contro inaccettabili silenzi e omertà di Stato, perché sia fatta luce e siano colpiti i responsabili della ignobile trattativa fra Stato e mafia che ha portato alla morte di Paolo Borsellino.
Uscendo dalla chiesa la bara è stata portata a spalla, tra gli altri, anche dal figlio Manfredi, che alla fine della funzione ha ringraziato tutti i medici che hanno avuto in cura la madre e i tanti amici e fedeli che si sono stretti alla famiglia in questo giorno di dolore.
La salma è stata tumulata nel cimitero di Santa Maria di Gesù.