La situazione attuale delle pubbliche amministrazioni e delle istituzioni è al punto più basso dal dopoguerra. Neanche al tempo di Mani pulite la corruzione era estesa in questo modo ed è ovvio che in tutti i Paesi ove c’è corruzione c’è anche depressione economica e inciviltà.
L’esempio della Grecia, dove anche quest’anno dopo i pesanti tagli nel pubblico impiego dovranno essere licenziati quattromila dipendenti, oltre a undicimila nel 2014, la dice lunga sulla disastrosa condizione partitocratica di quel Paese.
Ora i cittadini greci scontano l’estesa corruzione e sono divorati dalla crisi, con la grande colpevolezza del ceto politico che ha sempre truccato i bilanci per non farsi sanzionare dall’Ue. Ma i nodi sono arrivati al pettine.
Non ci può essere crescita nè sviluppo se non c’è un’estesa guerra alla corruzione. Non ci può essere guerra alla corruzione se non si inseriscono in tutti i settori delle pubbliche amministrazioni gli elementi di trasparenza e visibilità, in tempo reale, degli atti compiuti dal singolo dipendente e dal singolo dirigente. Tutta l’attività deve essere controllabile subito da qualunque cittadino che ha interesse personale e collettivo.
Quando un cittadino ha la possibilità di inserirsi immediatamente nel sito della pubblica amministrazione, alla quale ha chiesto un provvedimento, e controllarne il percorso, registrato nel suo iter di svolgimento, sa chi rallenta o chi procede speditamente. Dal che ne deduce la capacità del dirigente di far funzionare il suo dipartimento o il suo servizio.
Quando un genitore può inserirsi nel sito della scuola frequentata dai figli e guardare in tempo reale se essi siano presenti nell’aula, se siano stati interrogati e quali argomenti abbiano svolto gli insegnanti, è in condizione di valutare il funzionamento della scuola.
Non sembrino utopistici questi esempi. Se ne possono fare tanti altri. Bisogna capire che, senza questo decisivo passo avanti, la situazione resta inchiodata e vengono consentiti intrallazzi e macchinazioni per danneggiare i cittadini, i quali, invece, devono essere serviti: per questo pagano le imposte.
Battiamo sui tasti di trasparenza, efficienza, merito, responsabilità e lotta alla corruzione nelle pubbliche amministrazioni da quasi quarant’anni. Continueremo a farlo perché è essenziale che i cittadini si comportino da cittadini, con i loro diritti ed i loro doveri.