Infrastrutture, Sicilia anno zero

PALERMO – Sedici mesi non sono bastati al “governo dei tecnici” per ridare dignità alle infrastrutture di Sicilia. Ci sono stati i buoni propositi e anche qualche indicazione di massima sancita da contratti istituzionali, ma niente di veramente concreto perché, a fronte di interventi di riduzione di gap interno, il vero potenziamento è stato indirizzato nella fascia settentrionale del Paese. Di fattivo c’è stato il taglio definitivo del Ponte sullo Stretto con annesso decreto per la liquidazione dell’omonima società, mentre la medesima infrastruttura è tornata di moda nei giorni scorsi dopo le dichiarazioni di Pietro Ciucci, ad dell’Anas. La Regione, intanto, bloccata dal patto di stabilità non riesce a spendere, secondo una stima Ance, oltre 2 miliardi di euro di fondi Ue per le infrastrutture, che potrebbero rianimare l’edilizia e l’occupazione. (continua)