Francia: polemiche per il no agli smartphone in classe anche a fini didattici

Polemiche in Francia per la decisione dell’assemblea nazionale di imporre un "divieto effettivo" dei cellulari in classe, a partire dal prossimo anno scolastico, nelle scuole medie e superiori.
 
Dall’opposizione piovono critiche anche perché in realtà il Paese si era già pronunciato sul divieto di smartphone in classe, tanto che, almeno da un punto di vista teorico, già adesso i telefoni dovrebbero restare spenti negli zaini.
 
Tuttavia, ogni istituito ha la facoltà di applicare tale restrizione in misura maggiore o minore.
 
Nel corso della campagna elettorale che lo ha consacrato presidente, Emmanuel Macron aveva fatto dell’abolizione dei cellulari in classe – provvedimento giudicato da altri tanto inutile quanto ipocrita – uno dei propri cavalli di battaglia.
 
Il provvedimento riguarderà tutti gli studenti, visto che secondo i dati il 93% dei francesi tra i 12 e i 17 anni possiede un telefono cellulare.
 
Nel settembre scorso, il ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer, citò ad esempio le riunioni del consiglio dei ministri all’Eliseo, da cui i telefoni cellulari sono stati banditi, con l’obbligo per i ministri di lasciarli in un apposito scaffale all’ingresso.