La morte del corpo, infatti, è soltanto una mutazione di forma e configurazione delle particelle che lo compongono. Fuori da esso vi è il pensiero, ovvero lo spirito, ovvero l’anima, che per Cartesio sono sinonimi. Quest’ultima è, dunque, immortale, così come sosteneva Platone.
Non occorre credere a una qualsivoglia religione per capire questo scenario. Basta leggere, leggere e leggere perché esso risalti in tutta la sua evidenza. Ma anche all’interno di una qualsivoglia religione, sembra impossibile sostenere che Dio vada lodato, perché egli non può essere vanitoso, pecca umana, e non ha bisogno di riconoscimenti da parte di soggetti che ha in qualche modo creato.
Egli ha stabilito le regole universali, insondabili, imperscrutabili e incomprensibili per gli esseri viventi, fra cui le persone, le quali, nella loro immensa superficialità, pretendono di capire cose che i loro limiti non consentono di comprendere.
Pian piano che l’ignoranza si dirada gli uomini comprendono qualcosa in più, ma ancora sono lontanissimi dallo scoprire la Verità. Se si rendessero conto della loro infinitesima dimensione e della loro pochezza, probabilmente farebbero maggiori passi avanti.
Tuttavia ritengo che lo spirito ultraterreno (o l’anima o il pensiero), stia sempre in contatto con il nostro spirito e viva dentro di noi in un colloquio costante e senza limiti.
è difficile pensare che lo spirito possa incidere sulla materia o possa fare qualcosa per modificare gli eventi, per questo non credo ai miracoli, anche perché il Creatore ha stabilito le Regole della Natura in base alle quali essa funziona.
Non credo che egli intervenga per mutare tali regole, perché è buono e giusto e, se dipendesse da lui, non potrebbe consentire la morte di bambini e la sopravvivenza di centenari.
Però lo spirito ultraterreno interviene sullo spirito dei viventi, a mio modo di vedere, inspirandoli e inducendoli verso una certa direzione piuttosto che verso un’altra. Ognuno di noi, qualche volta, non sapendo perché, va verso un sito e dà la responsabilità al proprio istinto. Forse, però, è lo spirito ultraterreno che ci guida. Chissà!
Si può essere d’accordo, o meno , con quanto scriviamo, però la questione esiste e, probabilmente, non sarà mai risolta.