PALERMO – Continuare di “no” alla mafia. Dal rifiuto di pagare i parcheggiatori abusivi a quello di denunciare chi viene a chiedere il pizzo. A testa alta, come Giovanni Falcone, che il 23 maggio di 21 anni fa ucciso nell’agguato mafioso di Capaci in cui perse la vita anche la moglie Francesca Morvillo. Ma il ricordo va pure al suo compagno di lotte Paolo Borsellino, ucciso barbaramente a distanza di pochi mesi e a tutte le donne e gli uomini delle scorte dei due giudici (Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina).
Numerosi gli eventi e la manifestazioni per ricordare un uomo che ha speso la sua vita per cambiare la nostra terra, per ricordare ai siciliani che non è morto invano. Oltre 800 scuole, 20 mila studenti e 13 Paesi europei con le loro delegazioni sono tornati nel capoluogo siciliano per commemorare i tragici eventi di 21 anni fa. Il 23 maggio è una data simbolo nel segno della memoria e per ribadire con forza il “No alla mafia” da parte dei giovani e delle nuove generazioni. Tra le varie celebrazioni, una di queste ha visto 800 alunni di 250 scuole del capoluogo siciliano e provincia, partecipare ad un dibattito organizzato presso l’aula bunker, luogo delle battaglie del giudice Falcone, il cui tema è stato “Le nuove rotte dell’impegno. Geografia e legalità”.
Parimenti importante la manifestazione che ha visto salpare le due Navi della legalità, simbolicamente ribattezzate Giovanni e Paolo, dai porti di Napoli e Civitavecchia alla volta di Palermo. 1.300 gli studenti coinvolti che hanno avuto modo di confrontarsi con importanti figure delle istituzioni: la nave che è salpata da Civitavecchia ha ospitato il presidente del Senato Piero Grasso, il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, il presidente Rai Anna Maria Tarantola, il prof. Nando Dalla Chiesa, docente di Sociologia della Criminalità organizzata a Milano. La nave che è partita da Napoli ha avuto come ospiti il sottosegretario all’Istruzione Marco Rossi Doria, il Presidente di Libera don Luigi Ciotti, il Commissario Straordinario Antiracket Giancarlo Trevisone, l’Imprenditore e testimone di giustizia Pino Masciari.
Li hanno attesi al porto l’arrivo delle navi, oltre alle centinaia di studenti siciliani pure i ministri della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, e delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Rodolfo Sabelli, il Presidente del Tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta. Dopo la cerimonia di benvenuto, a cui hanno partecipato Maria Falcone e rappresentanti delle istituzioni, gli studenti si sono divisi nei vari luoghi simbolo della città (Piazza Magione, Parco Ninni Cassarà) e a Corleone dove hanno partecipato alle iniziative organizzate da ministero, Fondazione Falcone e scuole di Palermo. Nel pomeriggio poi sono partiti due cortei: uno dall’Aula bunker, l’altro da via D’Amelio per poi riunirsi sotto l’Albero Falcone in via Notarbartolo. Alle 17.58 il trombettiere della Polizia di Stato ha eseguito “Il Silenzio” in ricordo di tutte le vittime delle stragi mafiose. Poco più tardi, alle 18.30 è stata celebrata la S. Messa in memoria delle vittime della mafia presso il Centro Educativo Ignaziano.
Grande l’impegno di uomini di spettacolo, come il conduttore televisivo Fabio Fazio, che ha coordinato la cerimonia, e delle migliaia di volontari degli scout, della protezione civile, studenti universitari e associazioni del territorio. Presenti pure i delegati del noto portale degli studenti Scuola Zoo.com, a rappresentanza di tutti gli alunni italiani: “Non un semplice viaggio – spiega il portale in una nota – ma un’esperienza indimenticabile per i numerosi ragazzi presenti a bordo. Un evento che simboleggia l’impegno dello Stato e della comunità nella lotta alla mafia al quale ScuolaZoo, in veste di portavoce degli studenti, non poteva mancare”.