È notizia di questi giorni che a Hong Kong è partita la costruzione di un ponte lungo ben trenta chilometri, che consentirà di unire Shanghai a Macao e al Guangdong, in modo da formare un’unica comunità metropolitana di 50 milioni di abitanti, quasi quanti quelli della nostra Penisola.
L’esempio indica come il Paese dell’Estremo Oriente stia puntando su infrastrutture e logistica per sviluppare l’economia. E i fatti gli danno ragione, tanto che il tasso di crescita del Pil è stato in questi ultimi anni a due cifre, mentre quest’anno piangono perché il Paese cresce solo di oltre il 7 per cento. Tale crescita ha fatto diventare la Cina la seconda potenza economica del mondo.
Perché richiamiamo questo fatto? Per ricordare ai nostri rappresentanti politici e burocratici come si fa a sviluppare un’economia con ricadute positive sull’occupazione. Mentre ciò accade, ricordiamo anche che Danimarca e Svezia sono unite dal ponte di Øresund di ben sedici chilometri.
Invece, il nostro piccolo ponte di 3,3 km che dovrebbe unire la Sicilia alla Calabria, parte fondamentale per il Corridoio Helsinki-La Valletta, viene accantonato, nonostante lo Stato dovrebbe corrispondere meno della metà del fabbisogno, perché il resto verrebbe erogato dal consorzio di banche, che poi l’avrebbero in concessione per 40 anni.
In Sicilia, non esiste il referendum propositivo, ma solo abrogativo (Lr 1/2004). Sarà opportuno che le associazioni di volontariato, da noi sostenute, preparino un Ddl di referendum propositivo, chiedendo la firma a quei deputati regionali onesti che sono disposti a farsi esaminare nel corso del loro mandato.
Quando non si risponde alle domande chiare, tendenti a scoprire la verità, vuole dire che si ha qualcosa da nascondere. Non sappiamo cosa, ma certo il silenzio di Crocetta sulle questioni da noi poste, prima fra le quali l’elenco puntuale delle voci che compongono la posta fasulla del bilancio 2013 (avanzo di amministrazione), devono arrivare e al più presto.
Chi ha la coscienza tranquilla non avrà alcuna difficoltà a rispondere con serenità alle domande che provengono dai cittadini che, ripetiamo, sono i datori di lavoro di codesti dipendenti: presidente della Regione, assessori, deputati regionali, sindaci ed altri.