Il momento è arrivato: da oggi cambiano le regole per la gestione dei condomìni. La riforma del Governo Monti entra oggi in vigore e porta novità per circa 30 milioni di italiani, parte dei quali vive nei circa 14 mila stabili siciliani. I provvedimenti sono tanti, e comprendono misure per il risparmio di energia, per l’apertura di
conti correnti intestati al condominio, per il corretto svolgimento dell’attività dell’amministratore, e per molto altro.
Le novità più importanti riguardano proprio gli amministratori, almeno nel caso in cui siano dei professionisti e non dei semplici condòmini. Per continuare ad esercitare la loro attività, dovranno dimostrare di aver conseguito il diploma, di aver seguito uno specifico corso di formazione e dovranno sottoscrivere delle
assicurazioni di responsabilità civile, che garantiscano da eventuali danni a terzi accaduti durante lo svolgimento del proprio compito. Gli amministratori potranno restare in carica per 12 mesi, e il mandato potrà rinnovarsi solo di altri 12.
Gli inquilini potranno risparmiare sulla bolletta, grazie alla possibilità di staccare il riscaldamento centralizzato (cosa che comunque non solleva i singoli dagli oneri per la manutenzione dell’impianto, ndr), e a quella di installare pannelli solari o fotovoltaici per il proprio appartamento, purché non disturbino i vicini.
Le spese in comune dovranno essere gestite attraverso l’apertura di un conto corrente intestato al condominio, dal quale passeranno tutte le entrate e le uscite relative allo stabile. Sullo stesso conto, inoltre, dovrà essere costituito un fondo pari all’importo necessario per avviare i lavori prima che ogni eventuale cantiere sia operativo.
Buone notizie infine per tutti i condòmini che hanno finora litigato con i vicini per tenere con sé il proprio cane o gatto. Da oggi non potrà più essere applicato alcun divieto alla presenza di animali domestici negli stabili.
Insomma, sono stati risolti tutti i problemi dei litigiosi condomìni italiani? No, un po’ perché nessuna riforma potrà mai sedare gli attriti fra inquilini, un po’ perché il quorum per ogni assemblea è stato innalzato, rendendo di fatto più difficile pervenire a decisioni comuni (sarà peraltro vietato concedere la delega all’amministratore).
Infine, non è stato ancora risolto il problema sottolineato dall’Anaci (Associazione Nazionale Amministratori di Condominio, ndr) qualche mese fa, circa la definizione del condominio: è equiparabile, come consumatore, alle persone fisiche, oppure è una persona giuridica? Dirimere la questione permetterebbe di capire quale imposta di bollo verrà applicata ai conti correnti degli stabili, quella da 34,20 o quella da 100 euro. C’è da scommettere che si continuerà a litigare anche per questo.