La Rai è la prima industria dell’informazione in Italia, un colosso con 15 reti trasmesse sul digitale terrestre, ciascuna delle quali dotata di direttore e di organico. Il canale 48 Rai news 24, è competitivo con quello di Sky e con Tgcom del canale 51.
L’uscita di Corradino Mineo, diventato senatore, non ha fatto perdere qualità allo stesso canale. Dispiace che non ve ne sia uno analogo in Radio Rai. Potrebbe diventarlo Gr Parlamento, opportunamente trasformato e attrezzato, mentre ora per lunghi periodi della giornata trasmette buona musica. Al limite si potrebbe collegare con Rai news 24 e diventare la voce della trasmissione televisiva.
Comprendiamo perfettamente che la massa si annoi ad ascoltare informazione, ma i cittadini devono avere la voglia di sapere sempre di più come funzionano (o non funzionano) le istituzioni statali, regionali e locali, per capire se chi le amministra agisce bene o male.
I cittadini, attraverso l’informazione dei canali televisivi pubblici e privati, potrebbero formarsi un autonomo convincimento che li farebbe crescere per diventare cittadini veri e non terminali di questo o quel Comico, improvvisatosi politico, di questo o quel Partitocrate che fa solo i propri interessi.
E veniamo alla rete regionale della Sicilia. Essa non può che attuare le direttive che provengono dalla terza rete nazionale. Ma, come si scriveva prima, è un peccato. La Tgr, con la sua mattutina Buongiorno Regione, dal lunedì al venerdì, ha fatto trenta minuti giornalieri d’informazione efficiente.
I presentatori e le presentatrici sono tutti bravi. Fra essi mi piace ricordarne una che è stata mia collaboratrice brava fin da allora, Lidia Tilotta, e mi piace ricordare un’altra brava giornalista al vertice della redazione, Silvana Polizzi, anch’essa molto promettente quando mi collaborava. Auspichiamo che questa nota venga recepita dai piani alti della Terza Rete nazionale perché si eviti questa sospensione il prossimo anno. Anzi, dalla data della ripresa prima indicata, sarebbe auspicabile che la trasmissione si estendesse anche al sabato.
I siciliani hanno bisogno di essere informati anche per essere formati. Noi, più che mai, abbiamo il dovere di capire sempre di più come vanno le cose, in modo da chiedere quello che è ottenibile e non l’impossibile, ma anche comportarci adeguatamente, per dare alla collettività tutto quello che possiamo, in termini di apporto civile e sociale.