Con gli incentivi alle imprese input ai distretti produttivi

PALERMO – Interventi a favore di piccole e medie imprese che scelgono di fare sistema per rilanciare l’economia, aiuti per la commercializzazione dei prodotti siciliani nei mercati extraregionali e nella grande distribuzione. Sono alcune delle tante opportunità offerte in Sicilia al commercio, all’artigianato e all’agricoltura con la legge regionale 9/2009 pubblicata sulla Gurs numero 38 del 14 agosto. È la norma che mette in movimento risorse economiche e di attivare i bandi del Programma operativo 2007-13 per un importo complessivo in diversi settori di circa 3 miliardi, pari al 22% della dotazione a disposizione della Sicilia.
Tra le strade che si aprono per il commercio e l’artigianato (Titolo II della norma), c’è quella dei distretti produttivi che riprendono vigore con il sostegno agli investimenti di piccole e medie imprese, consorzi e società consortili. Sono i distretti produttivi (art. 6) riconosciuti ai sensi dell’articolo 56 della legge regionale 28 dicembre 2004, numero 17, successive modifiche ed integrazioni.
Gli aiuti possono essere concessi secondo programmi e tipologie di investimento previsti dalla legge ed inoltre è possibile ottenere contributi per promuovere lo sviluppo e il rafforzamento dei distretti stessi.
A favore di piccole e medie imprese commerciali, artigianali e di servizi la legge 9/2009 interviene anche attraverso i centri commerciali naturali (art. 9, leggere articolo a parte) dove è possibile impegnarsi per la riqualificazione di aree e per la promozione di produzioni locali. Per migliorare l’offerta e la commercializzazione dei prodotti siciliani e i servizi di qualità nei mercati extraregionali e nei confronti della grande distribuzione (art. 10) si possono ottenere finanziamenti allo scopo di creare progetti integrati, anche attraverso la costituzione di joint venture.
Aiuti sono previsti anche per gli insediamenti artigianali e commerciali all’ingrosso (art. 11), nonché per le agevolazioni riguardo l’accesso al credito.  Novità sono state introdotte nell’ambito degli interventi Crias e dei finanziamenti concessi da Artigiancassa (artt. 16 e 17). 
Nel settore agricolo, (Titolo V della norma), tra gli strumenti messi in campo per battere la crisi, sono previsti aiuti per la creazione e il rafforzamento delle microimprese nelle aree rurali (art. 25) e per l’ammodernamento del sistema produttivo. La noma interviene anche per l’incentivazione del turismo rurale (art. 27) e per il recupero del patrimonio immobiliare del mondo rurale (art. 28).
Per mettere in moto la macchina degli aiuti economici devono essere emanati i decreti da ciascun assessore secondo delega, previo parere della competente commissione legislativa dell’Ars (art. 65) da rendere entro dieci giorni dalla richiesta. Trascorso il termine, l’assessore procede all’adozione del decreto.
 

 
Art. 9, co 1: Aiuti a consorzi e Pmi nei market naturali
 
1. L’articolo 62 della legge regionale 23 dicembre 2000, n. 32 è sostituito dal seguente: "Art. 62. – Aiuti ai consorzi e alle Pmi insediate nei centri commerciali naturali – 1. Al fine di promuovere azioni volte alla riqualificazione delle aree interessate alla realizzazione di servizi comuni alle imprese, alla promozione di produzioni locali nell’ambito dei centri commerciali naturali, così come definiti dall’articolo 9 della legge regionale 15 settembre 2005, n. 10 e successive modificazioni, e delle strutture delle imprese commerciali, artigianali e di servizi operanti nei medesimi contesti, l’assessorato regionale della Cooperazione, del commercio, dell’artigianato e della pesca è autorizzato ad attivare, in conformità agli obiettivi specifici 5.1 e 7.1 del Programma operativo regionale del Fondo europeo per lo sviluppo regionale per il 2007-2013 (Po Fesr 2007-2013), approvato con Decisione C (2007) 4249 del 7 settembre 2007 e successive modifiche e integrazioni, regimi di aiuti a favore di piccole e medie imprese (Pmi) commerciali, artigianali e di servizi insediate nei centri commerciali naturali e di consorzi di Pmi commerciali insediati nei predetti centri.