NISCEMI (CL) – Da varie settimane, la situazione legata al Muos di Niscemi rimane nebulosa. Si attende infatti la decisione del Tar di Palermo sul ricorso del 20 aprile del ministero della Difesa: sarà martedì 9 luglio, con la pronuncia del tribunale amministrativo, la prossima tappa fondamentale del braccio di ferro. Da un lato, sono schierati il movimento No Muos e la Regione siciliana, che preme per la revoca delle autorizzazioni per costruire l’impianto militare statunitense nella riserva della Sughereta, dall’altro c’è il dicastero retto da Mario Mauro, che sostiene invece l’importanza strategica della struttura anche per l’Italia.
A inizio settimana, intanto, il presidente Rosario Crocetta ha comunicato che la giunta di governo ha approvato la presentazione di un ddl con cui si esclude in Sicilia la possibilità di autorizzare l’autorizzazione di istallazioni ad emissioni elettromagnetiche di grandi rilevanza. Il riferimento è direttamente riferito al Muos di Niscemi.
“I presupposti della deliberazione – ha detto Crocetta – sono votati al territorio siciliano legato prevalentemente al turismo, all’agricoltura e alla pesca. In tale contesto è necessario proteggere la natura, poiché dalla sua protezione dipende non solo la tutela dell’ambiente ma lo sviluppo economico. In pratica il Muos scoraggia i turisti e quindi non va fatto, così come gli impianti eolici che hanno già devastato gran parte del paesaggio siciliano”.
Per questo ddl, che comprende anche il divieto di istallazione di impianti e il transito di materiale nucleare e l’istallazione di ulteriori impianti eolici, si richiederà urgenza all’Ars.
Proseguono inoltre i piccoli eventi che tentano di stimolare l’opinione pubblica. Giovedì sera si è tenuto al Cortile Cgil di Catania la giornata dell’Indipendenza, organizzata dall’Arci, in cui è stato proiettato davanti a una trentina di spettatori il documentario “No Muos” di Enzo Rizzo, che spazia da un’intervista al presidente della Regione alle testimonianze dirette delle mamme No Muos e dei cittadini di Niscemi, con le sequenze senza censure della resistenza passiva e della risposta delle forze dell’ordine ai blocchi stradali. Dopo la proiezione, la festa è proseguita con la jamming session tenuta dagli stessi partecipanti.