Il tragico problema del Meridione d’Italia riguardante la spazzatura, cioè i rifiuti solidi urbani, là non esiste. Infatti, fin dal 2000 sono vietate le discariche. Quelle preesistenti sono state bonificate integralmente e trasformate in parchi, utilizzati dai cittadini con piena soddisfazione.
Lo Stato del Canton Ticino, con circa 300 mila abitanti, funziona in base a piani annuali e poliennali: quello finanziario, quello degli investimenti e quello della manutenzione della legislazione. Con 3,4 mld di Franchi svizzeri, la spesa corrente alimenta e serve quanto abbisogna ai cittadini. Oltre un decimo è destinato agli investimenti.
La sanità funziona in base a un insieme di bilanciamenti fra pubblico e privato. Il Cantone contribuisce per il 55%, mentre i cittadini hanno l’obbligo di assicurarsi, in modo da contribuire indirettamente per il 45% dell’assistenza.
Gli ospedali sono tutti privati, ma non possono stabilire l’ammontare dei Drg (la fattura delle prestazioni) a proprio giudizio, in quanto tali Drg sono fissati di comune accordo fra assicurazioni e ospedali stessi, con la supervisione del Cantone. I bisognosi, cioè quelli a basso reddito – e nel Cantone sono pochi – pagano poco per le prestazioni sanitarie.
Tale efficienza è stata individuata nel corso dell’altro forum che abbiamo fatto col neo sindaco di Lugano, Marco Borradori, pubblicato ieri. Una città di 65 mila abitanti, un Comune che ha 1.600 dipendenti con sindaco e sei assessori eletti. Anche nel caso del Consiglio di Stato i cinque membri sono eletti, svolgono la funzione contestuale di assessori e dirigenti del comparto e, in questo modo, risparmiano cinque indennità. A turno, ogni anno, ognuno di essi fa il presidente.
Torniamo al sindaco di Lugano, che resta in carica per cinque anni, con i suoi sei assessori eletti. Una questione importante che mi veniva riferita riguarda il controllo del territorio, perché tutti i vigili di cui disponeil Comune lo controllano centimetro per centimetro, ora per ora. Non si vede un foglio di carta per strada, ognuno fa quello che deve fare senza enfasi, inquadrato in un sistema di regole comprese dalla popolazione e rispettate o fatte rispettare, volenti o nolenti.
Ecco, questa realtà, come quella dei Lander tedeschi, della Finlandia o della Scozia andrebbe vista e studiata dalla nostra Regione. E copiata con gli opportuni adattamenti. Si può fare, ora, non domani.