Francesco Giavazzi, su Panorama del 16 luglio, racconta come la spending review sia stata bloccata dai dirigenti ministeriali. Anche lui sembra che parafrasi Rigoletto: burocrati, vil razza dannata.
In sostanza i dirigenti e i dipendenti pubblici, che dovrebbero assicurare il buon andamento e l’imparzialità dell’ amministrazione (art. 97 Costituzione), invece, agiscono solo per difendere se stessi, il loro potere e i loro interessi alimentando corruzione. Infatti, chi chiede alla burocrazia autorizzazioni e concessioni è costretto quasi sempre ad appoggiare le richieste con il favore che genera corruzione.
In Sicilia, vi sono 118 opere ferme per la burocrazia. L’assessore Bartolotta invita gli imprenditori a non fuggire e indica come priorità l’apertura dei cantieri. Finalmente se n’è accorto!
Cieco è invece il presidente della Regione che non vuol vedere come l’economia siciliana retroceda in mancanza di stimoli e, soprattutto, in mancanza di apertura dei cantieri, di attrazione degli investimenti, di moltiplicazione di eventi per far venire milioni di turisti, anche mediante la massiccia utilizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
Cinque miliardi nel frigo della burocrazia sono effetto di un comportamento insensato di dirigenti che guadagnano fino a duecentomila euro all’anno.
Intendiamoci, fra gli uomini politici e fra i burocrati vi sono persone che brillano per la loro onestà e per la loro competenza. è proprio contando su di essi che rimane la fiducia nella loro azione tesa ad emarginare gli incapaci, i corrotti e gli egoisti.
La burocrazia deve (non più dovrebbe) creare zero problemi a cittadini e imprese ricordandosi che da essi riceve i propri emolumenti. I vertici istituzionali devono (e non più dovrebbero) imporre ai burocrati la volontà politica, derivata dal mandato popolare, che si concretizza, ancora una volta, nel servizio ai cittadini.
La vergogna di una regione che tiene inchiodate 1.184 imprese non aprendo i canali telematici per dare loro quanto di proprio diritto, derivato da cinquemila assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato, non può più perpetuarsi. L’assessore Bonefede e la dirigente Corsello devono dimettersi o essere revocati. E Crocetta non faccia più come le tre scimmiette.