Comuni, stipendifici improduttivi

PALERMO – Un esercito di dipendenti che, nonostante il numero, non riesce a garantire ai cittadini siciliani servizi efficienti, puntuali e in linea con gli standard europei. Il giudizio della Corte dei Conti sulla gestione delle risorse economiche da parte dei Comuni della Sicilia è senza appello: si spende tanto e male.
La solita storia, fatta di meccanismi elefantiaci mantenuti in piedi soltanto per pagare buste paga improduttive e investimenti che restano fermi al palo (e con essi la possibilità di aprire cantieri per opere pubbliche e creare occupazione).
Emblema della situazione appena descritta è la questione legata ai precari, che dal 2009 al 2012 sono costati ai Comuni siciliani, e dunque alla collettività, quasi un miliardo di euro. Peccato che, in termini di servizi resi, nessuno se ne sia accorto. (continua)