Messina – Rifiuti, strade pulite e movida, più poteri nel Codice della Strada

MESSINA – La legge n. 94 del 15 luglio 2009, in vigore da sabato 8 agosto, introducendo nuove norme al Codice della Strada esistente, potrebbe rendere migliore la sicurezza pubblica e la circolazione stradale. Se applicate alla lettera nella caotica situazione in cui versa la mobilità urbana messinese, le norme costituirebbero addirittura una vera e propria rivoluzione, anche perché sia il sindaco (per le strade urbane) sia il Prefetto (per le strade extraurbane e in ogni caso di sicurezza pubblica), in virtù della modifica dell’art. 20 del suddetto codice, avranno il potere per ordinare l’immediato sgombero di occupazioni abusive di strade con spese a carico del trasgressore. Inoltre, se l’occupazione è a fini commerciali, viene ordinata la chiusura dell’esercizio commerciale o di somministrazione di alimenti e bevande fino allo sgombero delle occupazioni abusive, e al pagamento delle spese eventuali e comunque per almeno cinque giorni, trasmettendo il verbale di violazione alla Guardia di Finanza per gli accertamenti di competenza.
Con il nuovo articolo 34 bis, “chi sporca la strada gettando rifiuti o oggetti dai veicoli è punito con sanzione da 500 a mille euro”, ed è implicito anche il classico “sport” messinese di far scivolare alla prima curva possibile il traballante sacchetto d’immondizia posto sul tetto o sul cofano dell’auto, osservando che l’altro “vizio” tutto nostrano di lanciare il medesimo sacchetto dal balcone o dalla finestra “ricade” nel già esistente art. 15 che sanziona chi sporca le strade, senza dimenticare le auto e gli elettrodomestici abbandonati.
Ci sono novità anche per i tanti punti di ristoro e di incontro della movida notturna che saranno responsabili della pulizia nei pressi del locale. Non potendo valutare la collaborazione positiva di quanti si prodigano in simili abilità, si potrebbe prospettare un più assiduo impegno di quanti dovrebbero attendere al decoro e alla pulizia delle strade cittadine, che costituiscono il primo impatto visivo per chi sceglie Messina quale meta turistica (sic!).
 
Un po’ di scetticismo prevale perché effettivamente in certe zone della città la situazione è veramente insostenibile proprio per la carente “conversione culturale” dei cittadini. In questa direzione si profila interessante la posizione che il Comune intende assumere nei prossimi mesi. Infatti, oltre alla speranza di potenziare le forze agli ordini del comandante Villarà dell’Annona per i settori di propria competenza, l’assessore alla Mobilità Urbana Carmelo Capone ci ha dichiarato la volontà della Giunta Buzzanca di “investire – adesso che il Bilancio consente qualche programmazione – in una campagna di sensibilizzazione e informazione affinché già a partire dalla tenera età, i cittadini di oggi e di domani possano amare la propria città, come del resto avviene già in buona parte delle città del Nord”.
 
Secondo l’assessore, “più che la repressione fine a se stessa potrà la prevenzione con una sostenuta promozione culturale che coinvolgerà scuole, famiglie ed istituzioni pubbliche, per far nascere l’amore e il rispetto dell’ambiente in cui viviamo quotidianamente, poiché se non nasce questa voglia di cambiamento e affetto e di pulizia della propria città, non si modificheranno mai quei comportamenti errati, magari con soluzioni che altrove appaiono normali, mentre a Messina sembrano inutili e dispendiosi, come le ultime ordinanze sindacali su accattonaggio e alcol minoril”.
Vedremo col trascorrere del tempo se tali auspici troveranno concretezza.