Quali sono i principali problemi che si è trovata e che si trova ad affrontare in qualità di sindaco del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto?
“Il Comune di Barcellona ha sforato per anni il Patto di Stabilità ed è, come è noto, un comune alluvionato che ha subito danni ingenti e notevoli. Danni che ancora oggi non sono stati risolti e né, in parte, esiste una prospettiva per poterli completamente risolvere. Questi sono i due principali problemi, con le tante conseguenti difficoltà economiche, su cui mi sono dovuta e mi devo confrontare quotidianamente".
In merito ai danni conseguenti alla alluvione come si sta agendo?
“Mentre qualcosa si sta facendo per quanto riguarda la ricostruzione delle infrastrutture, la nuova legge sulle alluvioni nulla prevede per i risarcimenti ai privati. E questo significa che un’economia già difficile in partenza non trova, con questo ulteriore colpo, miglioramento".
Tra questi non semplici difficoltà ci sono possibili svolte per un rilancio della economia territoriale?
“Pensare ad uno sviluppo economico partendo da queste premesse non è facile. La principale difficoltà che ho riscontrato è il riuscire a dare risposte, anche semplici, ai cittadini; risposte relative ad esempio alla manutenzione o alla pulizia o alla illuminazione delle strade o del verde: questioni che i cittadini si attendevano e che dovrebbero essere normali ma che, in queste condizioni, diventano difficilissime da realizzare. Ed a questo si aggiunge il non avere potuto operare in bilancio: la precedente amministrazione aveva già usato tutte le somme agendo in dodicesimi ed in questi primi mesi del nuovo anno non abbiamo neanche potuto agire in dodicesimi, ma solo garantire i servizi essenziali proprio perché minacciati da una sanzioni del Patto".
Il bilancio quindi non è stato ancora approvato?
“No, ma lo approveremo a breve. Da pochissimo infatti c’è stato un decreto del governo che ha previsto che le spese per gli investimenti non incideranno, almeno per questo anno, sul Patto. Un’azione questa che ha concesso una grande boccata di ossigeno".
Entro quanto tempo si dovrebbe approvare?
“Il tempo previsto è all’incirca il mese di ottobre ma speriamo di poterlo approvare prima, in maniera da avere uno spazio di programmazione; fino ad oggi infatti si è solo potuto agire o per garantire servizi essenziali o comunque senza potere programmare nulla".
Il consuntivo dell’anno passato è stato invece approvato?
“Sì, il consuntivo 2012 è stato approvato".
Quanti dipendenti ha il comune di Barcellona Pozzo di Gotto?
“Abbiamo 472 dipendenti e moltissimi sono precari. E qui sorge una ulteriore problematica cioè quella di una loro stabilizzazione. Abbiamo, invece pochissimi dirigenti: su otto settori ne sono presenti solo quattro. Manca un dirigente dell’ufficio tecnico, manca un comandante della polizia municipale: due figure fondamentali ed importantissime per lo svolgimento del lavoro. Non si è pensato di fare i concorsi quando si poteva sapendo che si andava verso la pensione e, poi, con il Patto è stato impossibile fare assunzioni del personale. Questa assenza ha paralizzato ed è un grosso limite che rallenta ulteriormente l’operare normale!”
L’assenteismo dei lavoratori è un problema vigente?
“L’assenteismo si è ridotto di recente anche perché si era stati oggetto di indagine della procura. Ed anche in questa direzione stiamo lavorando: abbiamo fatto direttive ad esempio sull’eccessivo ricorso alla malattia”.
Dalla sua elezione a sindaco di Barcellona è trascorso oltre un anno: cosa si è riusciti a fare di concreto? Sugli immobili fantasma, ad esempio, avete provveduto con qualche azione?
“Sugli immobili fantasma, sul valore dei beni degli immobili, dei terreni da destinare alla costruzione siamo in pratica all’anno zero. Non abbiamo il piano regolatore ancora approvato, ci stiamo dotando del supporto informatico atto ad agire anche in questa direzione. Stiamo cercando di attenzionare tutti gli strumenti possibili per recuperare risorse".
Vi state muovendo e come per attingere ai fondi europei?
“Si, stiamo lavorando su questo versante. Abbiamo creato una struttura idonea all’obiettivo da pochissimo tempo in quanto, negli anni passati, esisteva il riferimento a persone esterne al comune".
Al momento avete progetti?
“Si, stiamo cercando di portarne avanti alcuni".
Gli uffici comunali sono informatizzati ed al passo con i tempi?
“Il Comune è in parte informatizzato. Anche qui stiamo lavorando molto per migliorare la situazione e renderla meno farraginosa".
Si sente fiduciosa rispetto al futuro del suo Comune?
“Sì. La mia preoccupazione sono i tempi, perché tutto il primo anno è servito a fare una ricognizione dello stato attuale ed a pensare come cambiare rotta. Ma si può lavorare diversamente e bene. Bisogna operare poi e molto sulla macchina amministrativa".
Curriculum Maria Teresa Collica
Nata a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1970, Maria Teresa Collica ha conseguito nel 1995 la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Messina. Nel 1998 ha ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione forense e dal 2005 è ricercatore di Diritto Penale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Messina. Dal 2007 è affidataria del corso di Diritto penale I, laurea Magistrale, e di Diritto penale nel corso di Giurista delle Amministrazioni pubbliche e di impresa. Candidata del centro sinistra a sindaco di Barcellona nel maggio 2012 è stata eletta al ballottaggio con il 61,28% dei consensi.