Razzismo, episodi in aumento ma cresce l’attitudine alla denuncia

ROMA – Aumentano gli episodi di razzismo in Italia. Nel 2012, rispetto all’anno precedente, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) ha registrato un incremento del 61% delle denunce di episodi discriminatori di tipo etnico-razziale.
Lo attestano le anticipazioni della Relazione annuale al Parlamento illustrate ieri alla presenza del ministro del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, del viceministro del Lavoro Cecilia Guerra. Relativamente all’incremento registrato “non vuol dire solo che il fenomeno della discriminazione in generale è in crescita nel nostro paese, ma anche che, grazie alle campagne di sensibilizzazione e comunicazione, si sta sviluppando una maggiore attitudine alla denuncia, anche da parte di testimoni, che ne favorisce l’emersione’’, sottolinea l’Unar.
Anche la Sicilia soffre fortemente di questa “deriva discriminatoria”.
A confermarlo, è stato l’Osservatorio sul Razzismo istituito di recente a Palermo.
Già sul Quotidiano di Sicilia del 17 maggio, il presidente dell’Osservatorio, Alberto Biondo, aveva denunciato l’aumento nella nostra Isola di gravissimi episodi di discriminazione. “Durante l’ultimo decennio – aveva detto Biondo – si può osservare a Palermo una progressiva deriva razzista, la quale va opportunamente ricondotta anche al generale clima di intolleranza nel contesto nazionale che ha permeato spesso l’azione politica, le prassi istituzionali e si è tradotto anche in norme di stampo chiaramente razzista. L’intervista aveva messo in luce soprattutto le gravi lacune legislative ed istituzionali ma i più recenti episodi di cronaca che hanno visto vittima il ministro Kyenge (dal lancio di banane agli insulti espliciti e reiterari), dimostrano che la piaga del razzismo è prima di tutto “culturale”.