Siracusa – Augusta, Comune indebitato per 60 mln di euro

AUGUSTA (SR) – Presso il salone municipale del palazzo di città di Augusta si è svolta la presentazione del Piano di riequilibrio finanziario dell’Ente. Presenti i tre componenti della Commissione straordinaria che dallo scorso marzo guidano il Comune megarese, Maria Carmela Librizzi, Maria Rita Cocciufa e Francesco Pugliesi, il segretario generale, Alberto D’Arrigo, e il sovraordinato del settore tecnico finanziario dell’Ente, Fortunato Pitrola.
Presenti anche molti rappresentanti dei sindacati, della politica e della società civile. Il commissario Librizzi ha esordito affermando che: “Il Comune presenta debiti per un ammontare complessivo di sessanta milioni di euro. Non è stato facile tracciare un quadro completo ed il serio stato di crisi delle casse non consente di eseguire grandi manovre. Pertanto, eccetto alcuni progetti come quelli relativi al Pip, che è stato modificato, e al Thapsos Megara, che abbiamo cercato di impostare in maniera diversa, altri verranno inevitabilmente messi da parte. Auspichiamo che il Piano venga approvato e il nostro obiettivo è evitare il dissesto. Per ogni cittadino ci sono 1800 euro di debiti. Stiamo facendo di tutto per limitare i danni. Si tratta di una situazione economica complessa e difficile in quanto è da circa 20 anni che ci sono problemi di liquidità. Cercheremo di tutelare le classi sociali più deboli. Inoltre siamo in contatto con l’Ato per la questione acqua e valuteremo l’opzione più conveniente per l’Ente, ma non possiamo pensare di impegnare soldi per questo servizio”.
Fortunato Pitrola ha aggiunto che: “Per quanto riguarda la pianta organica comunale che di recente è stata rivisitata con la soppressione delle figure dirigenziali, sostituite dai titolari di posizione organizzativa, con un conseguente risparmio di ben 200 mila euro, vi sarà il blocco del turn over. Il personale che andrà in pensione non verrà sostituito, non saranno concessi buoni pasto e verrà sospeso il lavoro straordinario. Si è proceduto a una rivisitazione dei residui attivi per accertare il disavanzo.
Negli anni sono state fatte spese senza copertura finanziaria. Si tratta dei debiti fuori bilancio per un importo di sedici milioni di euro nei confronti di fornitori di beni e di servizi che saranno liquidati nell’arco di dieci anni attraverso una rateizzazione. Vi è poi un debito di venti milioni che si sta già in parte estinguendo con i fondi statali per un ammontare di quindici milioni di euro erogati al Comune dalla Cassa depositi e prestiti e un potenziale debito di ventisei milioni di euro se non si fosse proceduto, come è stato fatto, a una ricognizione straordinaria di tutto il contenzioso.
L’incremento al massimo delle imposte (Imu e Tosap), la riduzione delle spese per il canone di affitto, la mitigazione delle spese per luce gas e telefono, sono solo alcuni dei provvedimenti adottati”. Adesso il Piano di risanamento parziale dell’Ente verrà trasmesso alla Corte dei Conti che deciderà se approvarlo. Per avere una risposta sarà necessario attendere qualche mese. Frattanto si bloccheranno le procedure esecutive avviate nei confronti del Comune.