Mecenati d’arte, Regione siciliana immobile

PALERMO – Teoricamente ogni anno le Soprintendenze siciliane devono inviare alla Regione un elenco con i beni culturali di loro competenza che intendono riqualificare. “Non prendo in giro cittadini, sindaci e preti inviando elenchi privi di copertura finanziaria”. È forse la risposta di Salvatore Scuto, soprintendente di Messina, la sintesi più eloquente del totale immobilismo della Regione siciliana verso i suoi tesori più preziosi, i beni culturali. Facendo una ricerca sul sito web della Carta del rischio si scopre che nell’Isola, sparsi lungo le nove province, ci sono circa 7.000 opere vulnerabili e in via di sgretolamento. Ciononostante, gli interventi di riqualificazione sono impossibili con le somme che ogni anno vengono stanziate nei bilanci regionali. (continua)