Paura a Messina: terremoto di magnitudo 4.2

MESSINA – Paura nel cuore della notte per gli abitanti dello Stretto. Due scosse di terremoto di magnitudo 4.1 e 4.2 sono state registrate rispettivamente all’1:04 e all’1:06 sulla costa nord della Sicilia, in provincia di Messina. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i terremoti hanno avuto ipocentro entrambi a 10,4 km di profondità ed epicentro in prossimità dei comuni di Brolo, Ficarra, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Patti, Piraino, Raccuja, Sant’Angelo di Brolo e Sinagra. Gli eventi sismici sono stati chiaramente avvertiti anche sulle isole Eolie, dove popolazione e turisti sono usciti da case e alloggi spaventati dalle scosse.
Attimi di terrore.
Centinaia le chiamate giunte stanotte al centralino dei vigili del fuoco di Messina per chiedere la verifica di eventuali danni provocati dalle due scosse di terremoto. I vigili del fuoco, in nottata, hanno verificato danni in una casa di Sant’Agata di Militello, che presenta lesioni, e soccorso una donna disabile che vi abitava. Numerose le persone scese in strada, sia a Messina sia nei paesi della provincia, soprattutto a Patti, Gioiosa Marea e Brolo, dove la scossa è stata più avvertita. Anche gli abitanti e i turisti delle Eolie, in particolare a Lipari e Salina, che festeggiavano il Ferragosto nelle piazze, si sono radunati in strada. Ma nelle Eolie i vigili del fuoco non hanno effettuato alcun intervento.
Nessun danno.
La Sala operativa del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Messina conferma che nessun danno particolare viene al momento segnalato. Anche la Protezione civile rassicura la popolazione: “Dalle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia non risultano al momento danni a persone o cose”, si legge in un comunicato diffuso poco dopo le 3:15. Almeno 15 le repliche di minore intensità registrate tra l’1:10 e le 2:15 dopo le due forti scosse di magnitudo 4.1 e 4.2 dell’1:05.
Uno statunitense l’aveva previsto.
Va detto che, solo qualche giorno fa, un discusso ricercatore, Luke Thomas, aveva previsto una forte scossa tra Catania e Messina tra “il 16 e il 17 agosto”. Addirittura Thomas è andato vicino anche all’intensità del sisma, in quanto aveva preannunciato un fenomeno di magnitudo 5.0, forte ma non distruttivo. Il ricercatore, comunque, non godrebbe di grande fama tra la comunità scientifica, in quanto non è un sismologo e – stando agli esperti – i suoi studi non avrebbero carattere di scientificità. Predice la stessa cosa ogni pochi giorni in aree altamente sismiche“, sostengono gli scienziati, che definiscono Thomas “un ciarlatano”. Ma, intanto, questa volta ci aveva azzeccato.